Cultura

Capodanno con Regis e «la Clelia» per ridere delle paure del 2024

Nuovo spettacolo in arrivo al GardaForum di Montichiari per l’ultimo dell’anno, che per il terzo anno ospita il comico bresciano
Regis ancora una volta protagonista a San Silvestro
Regis ancora una volta protagonista a San Silvestro
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Risate in arrivo al GardaForum di Montichiari per l’ultimo dell’anno. «Tu ridi ma è già Capodanno» è infatti l’inedito show che Vincenzo Regis porterà in scena a partire dalle ore 22 (biglietti in vendita sul sito www.vincenzoregis.com) per salutare in allegria l’arrivo del 2024.

Ritorno in scena

Dopo il 2019 con «A Capodanno… chi la ride la vince», e a 365 giorni di distanza da «Che spetacol» per l’ultimo giorno del 2022, l’amato comico bresciano torna quindi per la terza volta sul palco di via Trieste per tenere compagnia la notte di San Silvestro… con qualcosa di nuovo. «Nell’ultimo periodo ho scritto molto - confessa -. Adesso è giunto il momento di metterlo in scena».

Così nel divertente monologo che conduce e coinvolge il pubblico in sala verso lo scoccare della mezzanotte (con relativo conto alla rovescia e fetta di panettone ad accompagnare gli auguri da scambiarsi successivamente, con un brindisi nel foyer dell’edificio), c’è spazio per compiere un salto indietro nel tempo, oltre a porre una potente lente d’ingrandimento sul presente.

Tra passato e futuro

«Ne siamo un po’ tutti spaventati - sottolinea Regis, accennando al tema centrale su cui verterà la sua narrazione -: ci sentiamo sempre impreparati a viverlo… ed ecco spiegato il “vestito a metà” con cui sono raffigurato nella locandina. Per quel che mi riguarda, a 48 anni non mi posso reputare un anziano ma nemmeno più un giovane: sono semplicemente un uomo di mezza età, che ha che fare nel quotidiano con nuove consapevolezze nonché con certezze perse per strada rispetto al passato. Eppure, nonostante questo clima di costante paura dell’oggi, bisogna riderci su. Questo è il “messaggio”, se tale si può definire, dello spettacolo, in cui la fotografia realista di ciò che accade è predominante».

La Clelia

Ma per condividerne divertenti riflessioni, Regis non sarà da solo: «In alcune circostanze mi affido alla Clelia - anticipa, senza entrare troppo nei dettagli -. Nato per caso, questo personaggio in cui mi trasformo (ovvero una simpatica nonnina che, poco incline ai rapporti sociali, tende a rifugiarsi nei ricordi, ndr) mi permette di accomunare tantissime persone e creare con il pubblico una grande empatia». Non bastasse la «maschera» di per sé, l’uso poi (misurato) del dialetto come rafforzativo di alcune situazioni contribuisce a rendere le gag ancora più spassose ed originali, da suscitare inevitabili risate… da lacrime agli occhi. Un modo spassoso e alternativo ai tradizionali cenoni per salutare il 2023 e dare il benvenuto al nuovo anno.

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