Cultura

Capitale della Cultura, Quentin Tarantino sarà al teatro Grande di Brescia il 6 aprile

Il leggendario regista presenterà al Teatro Grande di Brescia il suo tanto atteso saggio sul cinema
Il regista americano Quentin Tarantino - © www.giornaledibrescia.it
Il regista americano Quentin Tarantino - © www.giornaledibrescia.it
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Il leggendario regista americano Quentin Tarantino sarà a Brescia il prossimo 6 aprile. L'autore di film del calibro di «Le Iene», «Pulp Fiction», «Bastardi senza gloria» per citarne solo alcuni presenterà al Teatro Grande il suo tanto atteso primo lavoro di saggistica, un libro di cinema incredibilmente divertente e perfidamente intelligente, unico e creativo come qualsiasi cosa di Quentin Tarantino.

Quentin Tarantino, regista Premio Oscar, autore di bestseller già entrati nella storia del cinema mondiale e appassionato amante della pellicola, celebrerà alle 21 del 6 aprile la pubblicazione del suo attesissimo primo saggio «Cinema Speculation» con un imperdibile evento live al Teatro Grande di Brescia, in occasione di Bergamo Brescia 2023 Capitale Italiana della Cultura. Il suo arrivo a Brescia è stato possibile grazie all'impegno profuso oltre che dalla stessa Fondazione del Teatro Grande, anche dalla nota agenzia di promoter D'Alessandro e Galli (Adolfo Galli è bresciano e non è la prima volta che la città beneficia del suo legame con la Leonessa, mai venuto meno nel tempo).

L'evento

 «In questo evento dal vivo, organizzato dalla Fondazione del Teatro Grande di Brescia - rende noto il comunicato con cui lo stesso ente ha annunciato l'arrivo della star hollywodiana -, Tarantino approfondirà una discussione incentrata sui principali film americani degli anni '70, che vide all'epoca per la prima volta da giovane spettatore. Con la sua vibrante immaginazione e la dedizione alla narrazione riccamente stratificata, Tarantino offre una rara prospettiva sul cinema possibile solo da uno dei più grandi interpreti di sempre di questa forma d'arte. Offrirà inoltre al pubblico una lettura dal vivo di un estratto dal suo nuovo libro».

«Un evento - spiega la nota diffusa da Fondazione Teatro Grande - in cui si potrà godere nello stesso tempo di critica cinematografica, teoria del cinema, prodezza di cronaca oltre che di una meravigliosa storia personale».

Si tratta dell'unica data italiana: i biglietti saranno in vendita dal 14 febbraio, alla biglietteria del Teatro Grande e su www.teatrogrande.itwww.dalessandroegalli.com.

Il personaggio

Quentin Tarantino, il regista di Pulp Fiction, Le Iene, Kill Bill e altri capolavori del cinema - © www.giornaledibrescia.it
Quentin Tarantino, il regista di Pulp Fiction, Le Iene, Kill Bill e altri capolavori del cinema - © www.giornaledibrescia.it

Quentin Tarantino non ha mai fatto mistero del suo amore per l'Italia e per il cinema italiano (Sergio Leone è tra i suoi primi ammirati registi). Nel 2015 venne in Italia e fu ricevuto tra l'altro dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La passione per il mondo di cellulosa è viscerale per il regista originario del Tennessee che negli anni ha collezionato lavori che hanno fatto scuola, oltre che uno straordinario successo di pubblico, rendendone inconfondibile lo stile, non di rado segnato da un certo cinismo e da immagini cruente. A spalancargli le porte del successo è stato senz'altro «Reservoir Dogs», vale a dire «Le Iene», che realizzò in poco più di un mese nel 1991. La definitiva consacrazione risale a tre anni più tardi, con «Pulp Fiction» che gli valse la Palma d'Oro al Festival di Cannes (1994) e l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale (1995). A lui si devono anche capolavori come «Jackie Brown», la saga di «Kill Bill» e il film, celebrato con otto candidature agli Oscar «Bastardi senza gloria», ispirato peraltro proprio ad un film italiano («Quel maledetto treno blindato» di Enzo Castellari, in America pubblicato col medesimo titolo del blockbuster tarantiniano).

Celebri anche gli sconfinamenti nel mondo western - con rimandi all'universo di Sergio Leone - come «Django Unchained» e «The Hateful Eight», che ricevette nel 2016 un Golden Globe per la miglior regia e l'Oscar per la miglior colonna sonora firmata da Ennio Morricone. Ultima fatica del regista di Knoxville è «C'era una volta a Hollywood», che pure si è guadagnato due statuette dell'Academy Awards per il miglior attore non protagonista (Brad Pitt, più volte al centro di sue pellicole) e migliore scenografia.

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