Cultura

Brescia dedica un sabato alle gallerie d'arte, tra inaugurazioni e finissage

Un tour tra le bellezze innovative della città
Mattia Moreni – «Sessantanovanta», allestimento da Kanalidarte - © www.giornaledibrescia.it
Mattia Moreni – «Sessantanovanta», allestimento da Kanalidarte - © www.giornaledibrescia.it
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Alle porte dell'anno che vedrà Brescia Capitale della cultura, sabato saranno inaugurate quattro gallerie d'arte in un programma tutto dedicato alle realtà più innovative e meno note del territorio. 

Il programma

Si inizia alle 11 (fino alle 19) alla Galleria Massimo Minini di via Apollonio 68, con la presentazione di «Momenti della Verità» di Giulio Paolini (Genova, 1940). L’artista – già esponente dell’Arte povera negli anni ‘60, virando poi al concettuale con una lunga ricerca sugli strumenti e i processi del «fare arte»- torna alla galleria Minini per la settima volta dal 1976, con lavori di grafica e collage che attingono all’iconografia classica, alla prospettiva rinascimentale, alla geometria euclidea.

Giulio Paolini- Allo stesso tempo, 2021 - Courtesy the Artist e Galleria Massimo Minini - © www.giornaledibrescia.it
Giulio Paolini- Allo stesso tempo, 2021 - Courtesy the Artist e Galleria Massimo Minini - © www.giornaledibrescia.it

Nel pomeriggio, dalle 16 alle 21 The Address Gallery di via Cavallotti 5 apre le porte al pubblico per la vernice della personale di Marina Cavadini (Milano, 1988) «Eat Me»(fino al 5 febbraio). Video  proiettati in loop, fotografie e installazioni esibiscono una “pelle” sensuale che la digitalizzazione non nasconde, ma esalta, invitando alla vicinanza sensoriale.

Marina Cavadini – «Eat Me», allestimento da The Address Gallery - Ph Alberto Petrò- © www.giornaledibrescia.it
Marina Cavadini – «Eat Me», allestimento da The Address Gallery - Ph Alberto Petrò- © www.giornaledibrescia.it

Alle 18, Apalazzo Gallery di piazza Tebaldo Brusato 35 ospita il vernissage di «The Disorder» di Sonia Boyce (Londra, 1962) Leone d’Oro per la miglior partecipazione nazionale – con il padiglione britannico - alla Biennale d’Arte di Venezia che si chiude domenica. Protagonista della scena artistica Black-British, con la sua opera affronta i temi dell’identità razziale e di genere, utilizzando vari media e lavorando sull’interazione e il coinvolgimento tra persone. Nella sua seconda personale ospitata da Apalazzo (fino al 28 gennaio) presenta due installazioni video (Crop Over, 2007 e la riedizione di una delle performance di Six Acts, 2018) unite a carte da parati stampate e a una serie di fotografie digitali, sui temi dell’eredità della schiavitù, la sensualità indotta dal mascheramento, la commistione tra aspetti storici e contemporanei.

Sonia Boyce - Lasana in front of Shakesperare portrait  - Courtesy Apalazzo Gallery - © www.giornaledibrescia.it
Sonia Boyce - Lasana in front of Shakesperare portrait - Courtesy Apalazzo Gallery - © www.giornaledibrescia.it

Sempre alle 18 e fino alle 21 in corsetto Sant’Agata 22, A+B Gallery inaugura la terza personale di Max Frintrop (Oberhausen, 1982) in galleria (fino al 24 gennaio 2023). “Mad Max” propone una nuova serie di lavori pittorici su tela di grande formato, e un’edizione di dieci acquarelli inediti. Il percorso espositivo evidenzia il processo germinativo delle opere dell’artista tedesco, dalla sperimentazione diretta sulla carta alla trasposizione su tela mediante un’altra tecnica, lavorando sulla trasformazione fisica della materia nel “luogo di attivazione” che è la tela stessa.

Max Frintrop – Unlock Origin, 2021 - ph Petrò – Gilberti © www.giornaledibrescia.it
Max Frintrop – Unlock Origin, 2021 - ph Petrò – Gilberti © www.giornaledibrescia.it

Infine, il finissage della mostra «Sessantanovanta» dedicata a Mattia Moreni (Pavia, 1920 – Brisighella, 1999) dalle 17 alle 21 da Kanalidarte. Dell’artista, nel dopoguerra tra gli astrattisti del Gruppo degli otto e poi tra i protagonisti dell’Informale europeo, la galleria di via Alberto Mario 38 presenta una selezione di opere, tra astrazione e figurazione, dalla tecnologia delle macchine fino alle più recenti carnali “Marilù”.

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