Biennale Itinerante del Sociale, da Brescia al Cile per dialogare di diritti umani

Barbara Fenotti
Una mostra itinerante che porta il lavoro di tredici autori di fotografia di reportage in due continenti. In città sarà al Mo.Ca. dal 4 all’11 maggio
La presentazione della mostra itinerante Bis
La presentazione della mostra itinerante Bis
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Da Brescia, dove si svolgerà dal 4 all’11 maggio, scenderà a Roma per poi risalire a Genova e, successivamente, volare oltreoceano verso Iquique, in Cile. Sarà una mostra itinerante attorno alla quale si svolgeranno anche talk, workshop e proiezioni di documentari. Focus principale saranno i diritti umani. La «Biennale Itinerante del Sociale» (Bis) è un progetto itinerante alla sua prima edizione curato dall’associazione Pachamama (tradotto significa «Madre Terra»), che promuove il dialogo e il confronto su tematiche legate al sociale, costruisce occasioni d’incontro, di scambio e di crescita.

Portando il lavoro di tredici autori di fotografia di reportage in due continenti, dal 4 maggio al 28 agosto la Bis farà tappa in quattro città: Brescia, Roma, Genova e Iquique (Cile). Mostre fotografiche, talk, workshop e proiezioni saranno le attività ospitate in spazi museali, privati e pubblici tra cui: MO.CA- Centro per le nuove Culture, Officine Fotografiche, Palazzo Ducale e il Museo Regional di Iquique.

A Brescia

L’inaugurazione a Brescia avverrà il 4 maggio al Mo.Ca di via Moretto alle 15. Da quel giorno fino all’11 sono diversi gli appuntamenti in programma, che faranno tappa anche in altri angoli della città (programma nel pdf in allegato). Tra gli ospiti anche il fotografo Gabriele Chiesa, Patrizia Riviera e Isabella Balena. Nella nostra città da parte della Loggia c’è stata un’accoglienza entusiasta del progetto, «che è intriso di un entusiasmo contagioso - commenta l’assessora alla Sostenibilità sociale Anna Frattini - e ci rende orgogliosi per il fatto di partire proprio da Brescia».

Una finestra sul mondo

«La Bis è un osservatorio attivo - osserva la fotografa e videomaker Paola Jesus, tra le principali promotrici di questa iniziativa -: tramite la fotografia di reportage parliamo delle problematicità e delle contraddizioni della nostra modernità, con il suo carico di guerre umanitarie, crisi ambientali, migrazioni e razzismi».

Le opere della Bis «raccontano storie di diritti umani e ambientali - aggiunge Marco Cola -, in un destino che intreccia il futuro dell’uomo e quello della terra che abita. L’obiettivo è creare una finestra sul mondo, per non lasciarci indifferenti e per vedere, comprendere e agire consapevolmente». All'interno di ogni città le mostre, le proiezioni e i talk si svolgono nei centri e nelle periferie urbane, fino ai piccoli paesi limitrofi. Con l’itineranza la Bis si avvicina a diverse realtà sociali, economiche e culturali.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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