Arte

Il sottotetto della Loggia accoglie la personale di Marion Baruch

Giulia Camilla Bassi
Dal 26 settembre al 25 ottobre sarà visitabile la mostra dell’artista, tra le voci più autorevoli del panorama contemporaneo internazionale
Marion Baruch - Foto marclatzel.com
Marion Baruch - Foto marclatzel.com
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Un nuovo appuntamento con arte e meraviglia da segnare in calendario: da oggi, 26 settembre e fino al 25 ottobre, il Sottotetto di Palazzo della Loggia accoglie «Cotidie Tradĕre», personale di Marion Baruch, artista cosmopolita tra le voci più autorevoli del panorama contemporaneo internazionale.

Curata da Ilaria Bignotti, Beatrice Cuccirelli e Camilla Remondina, l’esposizione si inserisce nel programma della rassegna diffusa su tutto il territorio bresciano «Meccaniche della Meraviglia 19», giunta, con la regia di Albano Morandi, alla sua diciannovesima edizione. Nel viaggio alla scoperta di Baruch – la cui poetica ha attraversato generazioni, avanguardie e linguaggi – il percorso si apre nel piano ammezzato con «Ron Ron» (1972), un gomitolo di tessuto ed ecopelliccia che rievoca nel visitatore un senso di intimità domestica.

Si prosegue con «Alveare» (2017), che invita a riflettere sulla città e sulla comunità che vi abita, intesa come un insieme di organismi vivi e operosi. Nel vasto e affascinante sottotetto, sotto la grande cupola di piombo della Loggia, fluttua invece «Quel che rimane del cielo» (2024), un’imponente installazione in tessuto azzurro che dialoga con la volta celeste e con Brescia stessa. A completare il percorso, un ideale laboratorio ricostruito, spazio che svela il «dietro le quinte» della creazione dell’artista.

L’artista

Nata a Timisoara nel 1929, da genitori ungheresi, Marion Baruch ha attraversato confini geografici e culturali: fuggita giovanissima dalla Romania, si rifugia prima a Gerusalemme, poi a Roma e infine a Parigi. La sua opera, radicata nell’uso di tessuti di scarto e materiali residuali, affronta temi legati al corpo, al linguaggio e al consumo, ponendo al centro la dialettica tra arte e società. Non a caso, è considerata tra le madrine della Performance Art, protagonista della Fiber Art e pioniera dell’Arte Partecipata.

Le sue creazioni sono custodite in prestigiose collezioni internazionali – dal Centre Pompidou al Museo Nazionale d’Arte Contemporanea di Bucarest, dal MAMCO di Ginevra al Museion di Bolzano – e oggi tornano a esprimersi in un contesto unico come il sottotetto ligneo della Loggia, un ambiente di 1.339 metri quadrati che rende la mostra un’esperienza immersiva e irripetibile. L’inaugurazione è in programma oggi, venerdì 26 settembre dalle 17 alle 20, con ingresso a prenotazione obbligatoria, inviando una mail a info@guidaartistica.com. La mostra sarà visitabile (sempre su prenotazione) nelle date di sabato 4/11/18 e 25 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 e venerdì 10 ottobre, nel pomeriggio, dalle 15 alle 18.

Meccaniche della Meraviglia

Rimangono ancora aperte al pubblico le mostre dell’appuntamento autunnale con «Meccaniche della Meraviglia 19»: fino al 28 settembre sarà possibile visitare la personale di Luca Caccioni a cura di Walter Guadagnini al MO.CA – centro per le nuove culture e l’installazione sonora We don’t end di Luca Formentini al Bunkervik, il rifugio antiaereo di via Odorici.

Fino al 19 ottobre invece, resteranno aperte le porte di Corrado Bonomi. Il Cardellino, a cura di Alberto Fiz a Puegnago del Garda presso Leonesia - Fondazione Vittorio Leonesio e, fino al 14 settembre Albano Morandi Teatro delle cose minime, a cura di Flaminio Gualdoni, al Museo Mirad’Or a Pisogne sul Lago d’Iseo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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