Arte

Ptm Andata e Ritorno, in Pinacoteca arrivano Mazzolino e Grosso

La Redazione Web
Provengono dai depositi e andranno a sostituire due opere in partenza per una mostra a Udine, una di Lotto e una di Podesti
Ludovico Mazzolino, Noli me tangere - Foto Brescia Musei
Ludovico Mazzolino, Noli me tangere - Foto Brescia Musei
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«L’Adorazione dei pastori» di Lorenzo Lotto, del 1530, e «Torquato Tasso legge il suo poema alla corte di Ferrara» di Francesco Podesti, del 1842, lasciano rispettivamente le sale della pinacoteca Tosio Martinengo e di Palazzo Tosio. Al loro posto, fino al 16 novembre, i visitatori potranno ammirare il «Noli me tangere» (1500-1524 ca.) del ferrarese Ludovico Mazzolino e «La nuda» del torinese Giacomo Grosso, replica dell’opera del 1896 con il medesimo soggetto conservata alla Galleria d’Arte Moderna di Torino, emblematica del gusto collezionistico borghese di fine Ottocento.

Nuova tappa di Ptm

Le due opere escono dai depositi dei musei civici bresciani, inaugurando una nuova stagione del progetto Ptm Andata e Ritorno con cui Brescia Musei ha da tempo avviato una collaborazione di scambio con altri musei e collezioni italiane e internazionali. I dipinti di Lotto e Podesti, insieme ad altri anch’essi in partenza da Brescia, figureranno infatti alla mostra «Ricchezza. Dilemma perenne» (6 giugno - 9 novembre) alla Casa delle Esposizioni di Illegio (Udine). Nessuno scambio in questo caso, ma l’opportunità di presentare opere solitamente nei depositi bresciani, e di metterle in dialogo con i dipinti esposti.

Giacomo Grosso, La nuda - Foto Brescia Musei
Giacomo Grosso, La nuda - Foto Brescia Musei

Con Mazzolino, accanto a Moretto e Savoldo, si darà conto della grande vivacità e varietà della scena artistica padana nella prima metà del XVI secolo, nella quale la comune matrice veneta si stempera nella molteplicità dei caratteri territoriali e individuali. «La nuda», con la sua esplicita sensualità, esemplifica una fase significativa nell’evoluzione della pittura di nudo a fine Ottocento.

L’esposizione è accompagnata da due quaderni editi da Fondazione Brescia Musei, con testi di Michele Danieli (per Mazzolino) e Giulia Paletti (per Grosso). Info: www.fondazionebresciamusei.com.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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