Enfant prodige tra i futuristi, Dazzi jr alla Galleria dell’Incisione
Giovanna Galli
Figlio dello scultore Arturo, Romano attraversò da sperimentatore la prima metà del ’900: per molto ai margini della storia, ora è celebrato anche in un libro

Dazzi come boxeur a Roma nel 1921
Un ragazzo di quattordici anni che espone accanto a Balla e De Chirico, acclamato dai futuristi e consacrato dai critici. Poi, un uomo che a cinquant’anni smette di disegnare per sempre, scegliendo il silenzio. È la parabola, affascinante e spiazzante, di Romano Dazzi (1905-1976), al centro della mostra che la Galleria dell’Incisione di Brescia ha inaugurato lo scorso 4 ottobre in occasione della Notte della Cultura, accompagnando la presentazione del volume «Romano Dazzi. Disegnatore, affreschi
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