La Madonna Sorlini di Calvagese esposta a Roma per «Restituzioni 2025»

La grande mostra «Restituzioni 2025» porta a Roma un nuovo capitolo della collaborazione tra Intesa Sanpaolo e il Ministero della Cultura per la tutela del patrimonio artistico italiano. Dal 28 ottobre 2025 al 18 gennaio 2026, al Palazzo delle Esposizioni, saranno visibili 117 opere restaurate provenienti da musei, chiese e collezioni pubbliche di tutto il Paese.
La Madonna di Bellini e le altre
Tra le opere in mostra figura anche una preziosa testimonianza bresciana: la Madonna Sorlini di Giovanni Bellini, proveniente dal MarteS di Calvagese della Riviera. Il dipinto è stato sottoposto a un accurato restauro che ne ha restituito luminosità e profondità cromatica, inserendosi nel percorso dedicato ai maestri del Rinascimento.
Non sono invece state esposte, per ragioni di spazio e conservazione, due importanti tele seicentesche del territorio bresciano: Il martirio di San Vitale di Sebastiano Ricci, dalla chiesa di San Vitale a Seniga, e La Vergine che intercede presso Dio la liberazione delle anime purganti di Andrea Celesti, proveniente dalla chiesa di San Giovanni di Mura a Palazzolo sull’Oglio. Le dimensioni monumentali delle due opere, restaurate nell’ambito del progetto, hanno reso impossibile il loro trasferimento nella sede espositiva romana.

La mostra
La mostra, curata da Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco e Carlo Bertelli, si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale in collaborazione con l’Azienda Speciale Palaexpo. Restituzioni 2025 raccoglie i risultati di tre anni di interventi (2022-2025) su 128 opere selezionate da 67 enti proprietari e da 51 istituzioni di tutela, realizzati da 60 laboratori di restauro e da un ampio gruppo di conservation scientist.
Nel percorso espositivo convivono opere di maestri noti – da Giovanni Bellini a Luca Giordano, Giulio Romano, Pino Pascali e Mario Sironi – accanto a oggetti e manufatti che raccontano la varietà del patrimonio italiano: strumenti musicali, reperti archeologici, tessuti, arredi sacri e persino una macchina planetaria del Museo della Scienza di Milano, a segnare l’apertura di Restituzioni anche ai beni scientifici.
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