ArteValsabbia

Le «geografie umane» di Garosio in una antologica da mille opere

Ubaldo Vallini
Da Sabbio a Vestone, da Bagolino a Brescia: la mostra durerà quattro mesi, al via il 30 agosto
Un'opera di Garosio
Un'opera di Garosio
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Prenderà il via il 30 agosto al Santuario Madonna della Rocca di Sabbio Chiese la grande antologica dedicata a Ottorino Garosio (1904-1980). «Geografie umane tra la Valle Sabbia e la città» è il titolo del progetto espositivo in «cinque atti» che intende ripercorrere l’intero arco creativo del pittore vestonese, figura profondamente radicata nella memoria visiva bresciana.

La rassegna, curata da Alfredo Bonomi, Emanuele Busi, Fausto Lorenzi e Michela Valotti, è dedicata alla memoria di Gianfausto Salvadori, presidente dell’Associazione Via Glisenti 43 di Vestone, ideatore e anima dell’iniziativa, scomparso durante la fase di preparazione, che per questo ha registrato un ritardo di alcuni mesi. L’anteprima, ospitata fino al 28 settembre a Sabbio Chiese e intitolata «I disegni, il teatro del quotidiano», metterà in luce il segno netto e nervoso dell’artista, capace di cogliere la vita quotidiana con adesione sincera e lontana da ogni convenzionalità. Saranno esposti disegni, ritratti e autoritratti che raccontano la sua attenzione per le persone comuni, interpretate con una forza espressiva rude e intensa.

Le tappe

A quella in programma a Sabbio seguiranno quattro ulteriori tappe: a Vestone (19 settembre - 16 novembre) con «Il suo paese, la sua gente, cuore biografico e artistico di Garosio». A Brescia nella sede dell’Associazione artisti bresciani (20 settembre - 8 ottobre) con «Ritorno in città, a ricordare le fortunate personali degli anni Cinquanta-Settanta». A Bagolino in Palazzo San Giorgio (21 settembre - 26 ottobre) con «Gli esordi e l’alta Valle», dedicata ai primi passi dell’artista. Di nuovo a Brescia alla Fondazione Museo Martino Dolci (8 novembre - 28 dicembre) con «Umori e colori della brescianità», tappa conclusiva dell’itinerario.

Un intenso ritratto fotografico del pittore valsabbino Ottorino Garosio
Un intenso ritratto fotografico del pittore valsabbino Ottorino Garosio

L’iniziativa, sostenuta da Ivars e da numerose realtà pubbliche e private, è frutto di una lunga ricerca che ha selezionato oltre mille opere provenienti da collezioni private, molte delle quali mai esposte negli ultimi decenni.

Emozione e memoria

Il progetto, accompagnato da un catalogo edito da Epta Editions, mira a restituire un’immagine completa di Garosio: non solo il cantastorie popolare amato nelle osterie, ma un pittore capace di interpretare il linguaggio artistico del suo tempo, fondendo tradizione e modernità. Con la sua pittura Garosio ha costruito un «teatro quotidiano» fatto di strade, muri, montagne e volti, impregnati di emozione e memoria. Questa antologica, diffusa tra Valsabbia e città, intende riportarlo al centro dell’attenzione come interprete autentico di una geografia umana che ancora oggi parla alla sensibilità contemporanea.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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