Alice Chimera: «Con il mio libro chiamo a raccolta tutti i carrolliani»

Le meraviglie di Alice sono (quasi) infinite, inesausta la voglia di Alice Chimera alias Ilaria Cremaschini di esplorarle. Nasce così, con la complicità di Plesio Editore, «Sogni dal Paese delle Meraviglie» (2025, 118 pp., 12 euro), dieci racconti che affrontano altrettanti personaggi di «Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie», il classico di Lewis Carroll (1832-1898).
Il viaggio di Alice
Il prete anglicano, per allietare le piccole sorelle Liddell (tra cui appunto Alice) si inventò il viaggio onirico di una bambina e, alla seconda versione (illustrata) di un’operetta nata per gioco, la pubblicò e rese il sogno alla portata di tutti. Correva il 1865, e sette anni dopo il libro sarebbe arrivato in Italia, per iniziativa dell’editore torinese Loescher; ma da noi non fu inizialmente apprezzato, e si sarebbero dovuti aspettare gli anni Dieci del Novecento perché cominciasse ad attrarre estimatori, ottenendo gradualmente un successo (di pubblico, artistico, accademico) in linea con quello raccolto nel resto del mondo da 160 anni a questa parte. Anche in virtù della stratificazione di senso che lo caratterizza e della forza evocativa dei personaggi che lo abitano, dal Cappellaio Matto al Bianconiglio, la Lepre Marzolina, il mitico Gatto del Chesire, il Dodo.
La curatrice
Se anche il nostro Paese può vantare, da un paio d’anni in qua, una propria Lewis Carroll Society – ovvero un’associazione culturale dedicata all’autore britannico – il merito è perlopiù di Ilaria Cremaschini, accanita collezionista di tutto quanto riguarda la produzione carrolliana, nonché a sua volta scrittrice di romanzi e racconti con lo pseudonimo di Alice Chimera.
Originaria di Travagliato, classe 1986, Ilaria/Alice risiede («per amore e per lavoro») a Nova Milanese, da dove nell’estate 2023, ha preso il via l’avventura, con un obiettivo che lei stessa ha inquadrato così: «Catalogare le opere di Lewis Carroll e creare il primo museo, digitale innanzitutto e poi anche fisico, dedicato a questo autore in Italia. La mission ha come kickstart la collezione che, da anni, alimento personalmente e che conta ben più di 500 edizioni di romanzi, fumetti (e altro) relativi al personaggio di Alice e al suo artefice. E poi diffondere sempre più la conoscenza del fantastico universo di Alice, soprattutto da noi, dove il verbo carrolliano ha attecchito meno che altrove e sono poche le pubblicazioni di nuovi artisti a illustrare i libri di Carroll, cercando di coinvolgere coloro che, in ambito artistico e letterario, vi si ispirano».
Il volume
«Sogni dal Paese delle meraviglie» si inserisce perfettamente in questo percorso. Dopo che la LCS d’Italia ha lanciato un primo segnale in principio di 2024, cominciando a pubblicare la rivista Cronache Carrolliane, e successivamente intensificato le relazioni con realtà già ampiamente strutturate di altre nazioni (in particolare quella inglese), il lancio del volume rappresenta un importante step di crescita. Ilaria ce ne ha illustrato la genesi: «L’idea è risalente nel tempo, a ben prima della fondazione della Lewis Carroll Society d’Italia: realizzare un’antologia che mettesse a fuoco i personaggi che Alice incontra, e della cui origine poco o nulla si sa, provando a dar loro una dimensione ulteriore. Ma finora non avevo trovato un editore davvero motivato, mentre con Plesio (che ha sede a Forlì, ndr) è bastata una stretta di mano, e il progetto è partito».
La raccolta
Se all’estero un’operazione simile non è nuova (ci sono lavori che hanno affrontato certe figure in racconti per bambini, ma anche in chiave satirica o horror), in Italia rappresenta un inedito. A cui Cremaschini, che ha curato l’antologia senza comparirvi come autrice («Non volevo che fosse autoreferenziale…E poi la scrittura è come un muscolo, va allenata, mentre io ultimamente sono occupatissima con gli impegni della LCS d’Italia») ha assegnato un minimo filo conduttore (cioè svelare una vita possibile, dietro il personaggio), lasciando quindi libertà ai dieci narratori scelti per l’impresa di definire le modalità del tributo e dell’indagine immaginifica.
Tra essi veterani della letteratura fantastica quali Sara «Aislinn» Benatti, Luca Tarenzi, Malaspina e il bresciano Stefano Tevini (singolare, vulcanico esemplare di scrittore-wrestler), insieme a un manipolo di autori emergenti. Per dare nuova linfa alle meraviglie di Alice.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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