Addio a Costanzo Gatta, protagonista della cultura bresciana dagli anni ’60 ad oggi

Malato da tempo, per l’aggravarsi delle sue condizioni da alcuni giorni era ricoverato agli Spedali Civili. Aveva 84 anni
Costanzo Gatta - © www.giornaledibrescia.it
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Giornalista, storico, saggista. Ma pure regista, compositore, appassionato studioso di cose bresciane: Costanzo Gatta si è spento oggi. Malato da tempo, per l’aggravarsi delle sue condizioni da alcuni giorni era ricoverato agli Spedali Civili.

Classe 1940, era figlio di Alfredo Gatta, giornalista e apprezzato critico musicale e teatrale del «Giornale di Brescia». Giornalista professionista dal 1967, fu inviato e poi caporedattore centrale de «La Notte»; dal 1995 al 2000 aveva diretto l’«Eco di Biella». In anni più recenti aveva collaborato con il dorso bresciano del «Corriere della Sera». Attivo sulla scena teatrale dagli anni Sessanta, prima con la Compagnia della Loggetta, poi con i suoi attori de Il Ventaglio, è stato regista e spesso autore delle musiche e dei testi. In anni più recenti ha fatto parte dell’assemblea del Centro Teatrale Bresciano. Ricca la sua produzione di libri dedicati al lessico e alla storia bresciana. Una decina i volumi dedicati a Gabriele D’Annunzio.

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