Cultura

«Visioni per un futuro presente», doppia mostra a Brescia e a Bergamo

«Siamo parte di una comunità urbana metropolitana allargata». La mostra bresciana sarà all'ex cinema Astra
Città del futuro: il video di presentazione di Comune di Brescia
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Raccogliere lo spirito e l'eredità di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura per mostrare l'idea di futuro che lega i due comuni lombardi. È questo l'obiettivo delle mostre «Visioni per un futuro presente. Città, ambiente, comunità» presentate oggi alla Triennale di Milano. Il successo della Capitale Italiana della Cultura, sancita dall'inaugurazione simultanea alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha permesso un rilancio, anzi una rinascita, delle due città duramente colpite dalla pandemia.

«Se l'eredità di Capitale della Cultura fosse un progetto di lungo termine, sarebbe una svolta. È una grande sfida», ha sottolineato il presidente di Triennale Milano Stefano Boeri nel suo intervento introduttivo. A partire dal 12 aprile, prenderanno il via una serie di iniziative che possano raccogliere visioni e innovazioni a favore di città vivibili e sostenibili, valorizzando le città medie entro le aree metropolitane di vasta scala. «Capitale della Cultura ci sta insegnando una cosa: due città per una capitale e per crescere insieme. Siamo parte di una comunità urbana metropolitana allargata. Per noi è importante sapere di essere parte di un'area e di accrescere il legame che abbiamo costruito in questi anni con la Lombardia orientale», ha commentato la vicesindaca di Brescia Laura Castelletti, sottolineando quanto l'obiettivo che lega i due comuni sia «raccontarci non come una somma algebrica, ma come uno spazio che definisce uno stile di vita, che racconta di solidarietà, socialità e patrimonio culturale».

  • Alcuni momenti della presentazione delle mostre alla Triennale
    Alcuni momenti della presentazione delle mostre alla Triennale
  • Alcuni momenti della presentazione delle mostre alla Triennale
    Alcuni momenti della presentazione delle mostre alla Triennale
  • Alcuni momenti della presentazione delle mostre alla Triennale
    Alcuni momenti della presentazione delle mostre alla Triennale

Un'amicizia profonda tra le due città riaffermata anche dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che ha enfatizzato come «la densità delle relazioni tra Bergamo e Brescia prefigura l'esistenza di una seconda città metropolitana lombarda, non solo quella milanese». «La collaborazione tra i due comuni è iniziata qualche anno fa sul fronte della promozione turistica. Ci siamo scoperti più simili di quanto pensassimo e la pandemia nella sua drammaticità ha accomunato ancora di più Bergamo e Brescia - ha aggiunto -. Il tema della trasformazione della città è diventato importante anche perché entrambe hanno avuto una storia amministrativa simile: 10 anni di lavoro per provare a proiettare un futuro possibile per le due città. Ci siamo molto concentrati sulla trasformazione urbana».

Le mostre, che saranno seguite da iniziative di confronto e dibattito nel corso del 2023, sono parte del palinsesto di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

La mostra bresciana

Promossa dal Comune di Brescia in partnership con Ance Brescia e in collaborazione con Fondazione Brescia Musei, la mostra è curata da Alberto Ferlenga con Urban Center Brescia. L'esposizione, all'interno dell'ex cinema Astra a pochi metri dalla Loggia, vuole mostrare come le città abbiano una vita e specificità proprie che solo parzialmente possono essere riportate a dati economici, demografici o sociali. Un «ritratto» di come la storia e i caratteri della città abbiano contribuito alla costruzione della sua condizione attuale, come lavoro, natura e cultura abbiano sempre fatto parte della sua specificità, come le politiche urbane stiano, già da oggi, costruendo un futuro che dentro ogni città si delinea principalmente nel presente.

Progetti, monumenti, dati, opere costruite, eventi immateriali illustrati in video, modelli, foto e progetti mostreranno come la complessità di una città sia fatta di molte componenti e altrettanti intrecci, come ogni città sia unica ma anche come i rapporti con altre città siano un aspetto fondamentale della sua storia.

La mostra bergamasca

La mostra di Bergamo, promossa dal Comune in partnership con Ance Bergamo e Plenitude, società Benefit di Eni, è invece curata da Luca Molinari con Federica Rasenti. L'esposizione è un invito a scoprire la città per cogliere le direzioni per il suo possibile futuro, a partire dalla qualità urbana e ambientale esistente. All'interno della mostra, passato, presente e futuro dialogano insieme, riflettendo processi in atto nella città reale ma anche nei suoi territori, attraverso molteplici voci e sguardi che raccontano ricchezza, progetti e cambiamenti.

Pensata come un evento pop per il grande pubblico, la mostra ha coinvolto grandi autori e produttori di immagini di tre generazioni: Gabriele Basilico, Filippo Romano e Davide Rapp, chiamati a raccontare tre momenti diversi di Bergamo, delle sue architetture, umanità presenti e visioni per il futuro. All'interno si alternano ritratti, architetture note e anonime, disegni originali, scenari futuri, numeri e domande aperte, mappe e storie capaci di raccontare la complessità della città attuale e le grandi sfide che sta affrontando.

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