Cultura

Fondo per fondo, tutte le raccolte storiche della Cattolica di Brescia

È stato istituito il Centro di Documentazione e Ricerca Raccolte Storiche che raccoglie e valorizza i fondi dell'Ateneo
Il Fondo Viganò, il più importante tra quelli confluiti nelle Raccolte Storiche - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il Fondo Viganò, il più importante tra quelli confluiti nelle Raccolte Storiche - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Di recente è stato istituito il Centro di Documentazione e Ricerca Raccolte Storiche dell’Università Cattolica - Sede di Brescia. Il fine è quello di raccogliere e valorizzare i fondi archivistico-librari depositati nella sede bresciana dell’Ateneo del Sacro Cuore.

Alcuni attendono di essere vagliati e dissodati. Per altri, il lavoro di esplorazione e studio è già iniziato anni fa (e mi sia permesso, a questo proposito, citare l’indagine condotta da chi scrive sulla raccolta Viganò; indagine culminata in un volume edito da Olschki nel 2020). Un gruppo di studiosi e bibliotecari - coordinati da Andrea Canova (il professore ordinario di Letteratura italiana che del Centro è il direttore) e Pierangelo Goffi - ne presenta ora l’impianto generale, fondo per fondo, al fine di illustrare la ricchezza del materiale conservato e sollecitare, ci si augura, una fruttifera stagione di «scavo».

Il risultato è il volume edito da Vita e Pensiero, con ricco corredo iconografico, «Immagini dal centro. Le raccolte storiche dell’Università Cattolica di Brescia» (purtroppo privo, va detto, di un indice finale dei nomi, corredo paratestuale assolutamente indispensabile in simili lavori). Si inizia, è quasi superfluo dirlo, con la succinta presentazione del fiore all’occhiello del Centro, ossia la Biblioteca Carlo Viganò, nota collezione di argomento scientifico allestita nel Novecento dall’imprenditore di origini brianzole trapiantato a Brescia, composta di migliaia di manoscritti ed edizioni a stampa di pregio, ceduta all’Università Cattolica nel 1974. Ma il Centro raccoglie molto altro.

Nel 2002 è stato acquisito l’Archivio storico della Resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, istituito nel lontano 1967. Due i fondi principali, come illustrano Rolando Anni e Maria Paola Pasini: rispettivamente, il Fondo Morelli e il Fondo Cln, ai quali si sono aggiunti altri fondi, oltre a un importante raccolta di giornali fascisti e della Resistenza clandestina: «La Difesa della Razza» o «Il Ribelle», ad esempio.

Di grande importanza per gli studi storico-sociali (se ne legga la presentazione a cura di Mario Taccolini, Riccardo Semeraro e Giovanni Gregorini) è l’Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia «Mario Romani», fondato nel 1961 da Mario Romani, docente di Storia economica all’Università Cattolica di Milano. Le carte mirano a promuovere la ricerca sulle iniziative sociali dei cattolici italiani nell’Ottocento e Novecento.

Nel 1997 è giunto alla sede bresciana un primo spezzone del meno noto Fondo «Franca Brambilla Ageno». A donarlo fu la figlia dell’insigne filologa italiana, milanese d’adozione e docente nella facoltà di Magistero di Parma. A fare da «suggeritore» per questa donazione, tutt’altro che scontata, fu padre Carlo Paolazzi, già collaboratore dell’Ageno per l’importante edizione del Convivio dantesco. In anni più recenti si è aggiunto un altro frammento della biblioteca (molti volumi recano importanti interventi manoscritti della studiosa) e dell’archivio privato (altro materiale nel frattempo era stato consegnato all’Accademia della Crusca e alla Società Dantesca Italiana).

Risale al 2018 l’attivazione del Seminario del Vicino Oriente e del Mediterraneo, dedicato a studi e ricerche orientalistiche e intestato all’illustre assiriologo Luigi Cagni (1929-1998), a lungo docente all’Orientale di Napoli. Si tratta di una raccolta specialistica, nella quale convergono la Biblioteca di studi storico-filologici sulla Bibbia «Felice Montagnini» e l’Archivio di fonti bibliografiche e documentarie sul Vicino Oriente «Francesco Vattioni».

Altri numerosi fondi si innestano sul neonato Centro di Documentazione: dal fondo Luigi Fossati, composto di una raccolta libraria antica e moderna, al fondo di germanistica Carlo Grünanger (presentato da Lucia Mor), sino ad una serie di lasciti di recentissima acquisizione, per lo più di ambito pedagogico, che presto potranno essere catalogati e messi a disposizione degli utenti.

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