Cultura

Dalla caserma all'Idroscalo: col Fai nei luoghi in «divisa»

L'ex Distretto militare, il Museo Breda, l'Idroscalo di Desenzano e la Terza linea di Sonico le mete «militari» da scoprire il 16 e 17 ottobre
Il bunker del museo Breda a Brescia - Foto Fai © www.giornaledibrescia.it
Il bunker del museo Breda a Brescia - Foto Fai © www.giornaledibrescia.it
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Nelle sue Giornate d’autunno 2021, sabato 16 e domenica 17 ottobre il Fai ha deciso di raccontare il territorio bresciano anche attraverso alcuni dei più signficativi luoghi «in divisa»: dalla caserma Goito, attuale sede del Centro documentale dell'Esercito italiano (e per migliaia di bresciani dell'ormai soppresso Distretto militare che apriva la via per il servizio di leva), al museo della Breda meccanica in città, dallo sbarramento fortificato di Sonico chiamato «Terza linea» all’Idroscalo di Desenzano (da cui decollò Agello per un record di velocità ancora imbattuto).

Caserma Goito

L'ingresso alla caserma Goito durante una delle scorse edizioni delle Giornate del Fai © www.giornaledibrescia.it
L'ingresso alla caserma Goito durante una delle scorse edizioni delle Giornate del Fai © www.giornaledibrescia.it

La caserma Goito ospita attualmente il Centro documentale dell'Esercito, ormai unico ente militare di stanza nella nostra città. Collocata accanto alla chiesa di Sant'Afra, a nord di corso Magenta e non lontano dall’antica Porta Torrelunga, la struttura ingloba chiostri e locali dell’antico convento agostiniano di Sant'Eufemia, quelli del convento cappuccino di fine '500 di San Gaetanino e la coeva chiesa dei Santi Pietro e Marcellino (oggi sconsacrata).

Nel 1817 i locali del complesso dei Cappuccini furono destinati ad accogliere la sede di Casa d’Industria. Nel 1889 tale struttura venne invece ceduta al Comando militare territoriale. Si avvicendarono vari enti - tra i quali il più longevo fu il 7° Reggimento Bersaglieri - e reparti fino a quando dal 1935 il complesso divenne sede definitiva del Distretto militare.

Caserma Goito
Via Antonio Callegari 1, Brescia
Prenotazione obbligatoria (con Green Pass)
Orari: sab 10-18; dom 10-18.

Museo Breda meccanica bresciana

L'interno del bunker del museo Breda - Foto Fai © www.giornaledibrescia.it
L'interno del bunker del museo Breda - Foto Fai © www.giornaledibrescia.it

Situato nello storico complesso produttivo di Brescia del Museo Breda meccanica oggi Leonardo (ex Oto Melara), è tra i luoghi più rappresentativi dell'archeologia industriale del territorio lombardo. Inaugurato nel dicembre 2013, il museo è costituito da una mostra fotografica permanente che narra le origini dello stabilimento, la sua storia e i prodotti principali sino al Secondo dopoguerra.

Cuore del percorso è il rifugio ricovero antiaereo di 70 metri: porzione di un più ampio sistema di difesa fatto costruire dalla stessa azienda nel corso della Seconda Guerra Mondiale, fu luogo di riparo per i dipendenti durante i bombardamenti del 1944-'45.

Il bunker era dotato di un sistema di ventilazione, ancora visibile, con filtri antigas azionato da una serie di biciclette, che garantivano il ricambio d'aria anche in caso di interruzione della corrente elettrica. Nel 2015 l'azienda ne ha promosso il restauro.

Museo Breda meccanica bresciana
Via Lunga 2, Brescia
Posti esauriti
Orari: sab 10-16; ingresso gruppi di 10 persone ogni ora.

La Terza linea della Prima guerra mondiale

Uno dei bunker situati lungo il fiume Oglio - Foto Pro loco Sonico © www.giornaledibrescia.it
Uno dei bunker situati lungo il fiume Oglio - Foto Pro loco Sonico © www.giornaledibrescia.it

La scoperta dello sbarramento militare arretrato dell’Alta Valle Camonica è recente e si deve ad alcuni lavori sul fiume Oglio all'altezza di Sonico. Tra il 2015 e il 2016 nella piana di Greano sono infatti stati rinvenuti i manufatti della Prima guerra mondiale denominati in seguito la «Terza Linea».

La costruzione dello sbarramento nacque da una duplice esigenza: era in primis necessario stabilire una linea su cui impostare una resistenza a oltranza in caso di sfondamento da nord-est (passo del Tonale) delle prime due linee. Bisognava poi situare questa linea in luoghi facilmente difendibili anche in caso di invasione della neutrale Svizzera, con conseguente sfondamento dal passo dell’Aprica e del Mortirolo.

Terza linea della Prima guerra mondiale
Località Greano, Sonico
Visita libera a cura del gruppo Fai Valle Camonica
Orari: sab 14.30-17.30; dom 10.30 -17.30

Idroscalo dell’Aeronautica militare di Desenzano

L'idroscalo dell'Aeronautica militare a Desenzano del Garda - Foto Fai © www.giornaledibrescia.it
L'idroscalo dell'Aeronautica militare a Desenzano del Garda - Foto Fai © www.giornaledibrescia.it

Il sito dell'Idroscalo di Desenzano si sviluppa su una superficie di circa 38.000 metri quadrati allestita con hangarstrutture abitative anni ’20 e una villa di inizio '900 con annesso parco fronte lago. Storica sede di reparti idrovolanti nella Prima Guerra Mondiale, l’idroscalo fu anche sede del velivolo «Alcyone» di Gabriele D’Annunzio.

Dal 1928 al 1936 ospitò invece la Scuola alta velocità, poi Reparto Alta velocità (Rav). Il reparto venne voluto dall'allora ministro dell’Aeronautica Italo Balbo per concorrere alla competizione internazionale della Coppa Schneider. Negli anni successivi gli sforzi del Rav culminarono con il superamento del record di velocità stabilito dagli inglesi e la definitiva assegnazione all'Italia. A tutt'oggi il record è imbattuto imbattuto per la categoria idrovolanti a pistoni ad opera di Francesco Agello. La struttura è aperta grazie alla collaborazione dell'Aeronautica Militare e in particolare del 6° Stormo di Ghedi al quale tuttora il centro di Rivoltella fa capo.

Idroscalo dell'Aeronautica militare
Viale Motta 97, Desenzano
Prenotazione obbligatoria
Orari: sab 10-18; dom 10-18.

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