CULTURA
Corridoio Unesco, una nuova unione tra Santa Giulia e Capitolium
Non c’è una data che sancisca l’avvio della nuova vocazione culturale e turistica di Brescia, caratterizzazione che sempre più si sta facendo strada dentro e fuori la città. Ma sebbene tendenze di questa natura certamente non iniziano da un punto preciso nel tempo, il 25 giugno 2011 può essere considerato una pietra miliare. Dieci anni fa l’Unesco decretò infatti Patrimonio dell’umanità i siti longobardi di Brescia, Cividale del Friuli, Castelseprio, Campello sul Clitunno, Spoleto, Benevento e Monte Sant’Angelo. Tale riconoscimento, «che ci ha spinto a dare vita ad un Ufficio Unesco in Loggia» annuncia la vicesindaco Laura Castelletti, è prossimo al decennale e per l’occasione il Comune e la Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con diverse realtà del territorio, hanno voluto regalare alla città nuovi modi di vivere il patrimonio artistico e architettonico.
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