Cultura

Blanco e Jacobs ospiti bresciani di Cattelan «Da grande»

Nonostante i vent’anni di carriera l’ex conduttore di «X Factor» si dice emozionato per l'esordio del suo show del 19 settembre su Rai1
Alessandro Cattelan
Alessandro Cattelan
AA

«Mi sono sempre vantato di essere antiproiettile, ma questa avventura ha cambiato le cose. Ho fatto un’estate brutta, mi è venuta l’ansia da debutto, ma ora va meglio e non vedo l’ora di cominciare». Nonostante i vent’anni di carriera, Alessandro Cattelan non nasconde di sentire la pressione per il debutto su Rai1 con lo show «Da grande», in due serate che andranno in onda dopodomani, domenica 19, e il 26 settembre, in diretta dagli studi di via Mecenate a Milano. «Sarà una festa tra amici» anticipa l’ex conduttore di «X Factor», che sottolinea: «Per sentirmi al sicuro ho chiamato Carlo Conti, Antonella Clerici, Luca Argentero, Il Volo, Marco Mengoni e il rapper bresciano Blanco come ospiti della prima puntata».

«Non è un programma generazionale con il focus sull’essere adulti - dice Cattelan - ma un posto dove ci si racconta divertendosi». Lui, che era entrato per la prima volta in Rai a 7 anni come giurato dello Zecchino d’oro, ora viene visto dal direttore delle rete ammiraglia Stefano Coletta come uno di quei «talenti complessivi» cui la Rai vuole dare sempre più spazio e «la possibilità di portare nel servizio pubblico un linguaggio nuovo». «È ovvio - aggiunge - che sto parlando con Alessandro anche di eventi importanti per la Rai, che sta lavorando con molta serietà su Eurovision».

«Sarebbe una bella occasione» commenta Cattelan, che in cuor suo si considera «per indole da seconda serata». E già in Rai si immagina un Late show stile Letterman. Per ora si inizia con le due puntate di «Da grande», che vedranno ospiti anche i campioni olimpici Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi. A dare l’avvio al programma, una clip dove Nicoletta Orsomando presenta lo show: un montaggio-omaggio alla celebre Signorina buonasera che, ammette Cattelan, gli ha fatto venire gli occhi lucidi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia