Premi. A René Redzepi l'Oscar mondiale dell'alta ristorazione

Per il secondo anno consecutivo è uno chef danese, René Redzepi con il suo «Noma» di Copenhagen, a salire sul gradino più alto del podio nella classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo stilata ogni anno da un diffuso e numerosissimo gruppo di esperti, radunati in organizzati consessi dalla rivista inglese Restaurant, sponsorizzata dalla San Pellegrino.
Redzepi, a soli 33 anni, è stato così confermato miglior chef del mondo, complice l'ormai imminente chiusura di El Bulli dello spagnolo Ferran Adrià (escluso dalla classifica proprio per questa ragione) che per quattro stagioni era stato il leader della sempre assai discussa graduatoria mondiale. Per il «Noma» il 2010 è stato un anno importantissimo e il nome di René Redzepi è diventato sinonimo di «nuova guardia» della cucina mondiale .
Dietro il ristorante danese si schierano gli spagnoli El Celler de Can Roca e Mugaritz, rispettivamente in seconda e terza posizione, a conferma della grande attenzione che continua a circondare la nuova cucina spagnola. Quest'anno El Celler de Can Roca, gestito da tre fratelli - il più giovane dei quali ha appena 33 anni - ha guadagnato due posizioni
in classifica, piazzandosi al secondo posto. Ormai alle spalle il devastante incendio che lo aveva distrutto nel 2010, guadagna due posizioni anche il Mugaritz, eletto il terzo miglior ristorante del mondo.
E veniamo agli italiani con l'«Osteria Francescana» di Modena che non solo resta tra i top 10 dei S. Pellegrino World's 50 Best Restaurants, ma si piazza al quarto posto, guadagnando due posizioni rispetto allo scorso anno.
Combal Zero, l'acclamato ristorante di Rivoli ubicato nella cornice del museo di arte contemporanea, sale dalla 35ª alla 28ª posizione. Buone notizie anche per il ristorante milanese Cracco che fa il suo rientro in classifica, piazzandosi in 33ª posizione, mentre i Dal Pescatore di Canneto e Il Canto di Siena occupano rispettivamente il 38° e il 39° posto. Come ulteriore atto d'omaggio a Dal Pescatore, la chef Nadia Santini è stata inserita nella rosa delle candidate a vincere il primissimo Veuve Clicquot World's Best Female Chef della storia, assegnato poi ad Anne-Sophie Pic della Maison Pic in Francia.
Tra i premi più ambiti della serata c'è stata la scelta dello chef dell'anno ovvero della figura del cuoco più apprezzato, e pertanto più votato, proprio dai colleghi cuochi di tutto il mondo. Ed il vincitore di quest'anno è stato proprio Massimo Bottura; la sua maison a Modena è tra i ristoranti di cui più si parla e Bottura si è guadagnato rapidamente una reputazione internazionale per la sua cucina d'avanguardia che, seppure spudoratamente moderna, riflette le tecniche tradizionali e amplia continuamente i confini verso il nuovo.
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