Pomodori verdi, l'ultimo regalo dell'orto che saluta l'estate

Le piogge intense e abbondanti dell'ultimo week end di settembre impongono un bagno di realismo: con il maltempo e le temperature sempre più basse, l'autunno è ormai entrato nel pieno del suo incerto procedere ed ha conquistato pure gli orti e le coltivazioni del Settentrione.
I frutti rigogliosi dell'estate sono ormai quasi ovunque un ricordo, ma molte piante possono ancora regalare molte soddisfazioni. E' il caso di alcuni tipi di melanzana, tardive e quest'anno ovunque in ritardo (ne scriveremo presto), e pure dei pomodori anche nel Bresciano.
Rimasti sulle piante per tutto settembre e anche nei primi gorni di ottobre, questi pomodori faticano a maturare completamente perchè i raggi del Sole non li scaldano più come in agosto e si presentano verdi, talvolta con striature rosa pallido e se li assaggiate vi accorgerete che spesso la componente acida e persino aspra è spesso presente, mentre mancano all'appello tanta dolcezza e succosità.
Eppure sul banco del verduraio e soprattutto tra gli ortolani che propongono il frutto del loro lavoro c'è una scelta copiosa d'ogni misura e dimensione, a prezzi decisamente convenienti. E vale la pena di inserirli immediatamente nella dispensa di Stagioni in tavol@, perchè sanno offrire un gusto inusuale e assai piacevole pur se assolutamente diverso dai loro predecessori estivi.
IL PARERE DELL'ESPERTO. I pomodori sono entrati già tante volte nella nostra dispensa e dunque basterà ricordarne brevemente i molti benefici garantiti al nostro organismo, a ominciare dall'apporto di sali minerali come potassio, fosforo e vitamine (la C e la K in particolare) nonchè una serie di elementi antiossidanti particolarment preziosi.
I pomodori verdi poi, secondo ricerche recenti, vantano una grande quantità di tomatidina, un composto che ha la proprietà di rafforzare i muscoli e favorirne lo sviluppo, così da essere consigliata in tutte quelle situazioni nelle quali è necesario ridurre l'atrofia muscolare, decisamente pericolosa per chi ha subito alcune patologie ossee o cardiache, nonchè per quanti sono avanti con l'età.
Il medesimo composto, presente pure nella buccia delle mele, mostra infine la capacità di aiutare il nostro organismo a sciogliere e poi eliminare i grassi in eccesso, che spesso caratterizzano la nostra alimentazione.
L'unico problema di questa verdura non matura è però rappresentato dall'alto contenuto di solanina, una sostanza di difficile assimilazione e per molti individuei pure nociva per l'organismo e che purtroppo non è termolabile e non sparisce neppure se si mettono i pomodori a bollire ad alte temperature.
La raccomandazione generale è dunque sempre la stessa: magiate pomodori verdi, ma con moderazione e soprattutto non per molti giorni di seguito, controllando come reagisce il vostro organismo che potrebbe essere più o meno sensibile ai guasti della solanina.
LA RICETTA. Tante sono le preparazioni a base di pomodori rossi e ben maturi, altrettante sono quelle pensate per i pomodori verdi. Crudi in insalata, gratinati, ripieni, alla piastra danno sempre risultati egregi, anche se l'abbondanza della raccolta, unita alla necessità di non abusarne hanno spesso imposto la conservazione: in confettura, sott'olio, sott'aceto, in agrodolce e persino dopo una marinatura nel sale.
Dalla fine degli anni Ottanta però, dopo il sucesso dell'omonimo romanzo di Fannie Flagg ed ancor di più del film che ne fu tratto con l'interpretazione indimenticabile di Jessica Tandy, non ci si può esimere dall'assaggiare almeno una volta in questa stagione i celebri pomodori verdi fritti.
E proprio quelli suggeriamo oggi con una versione a panatura molto leggera ed insieme aromatica.
Iniziate tagliando a fette alte poco meno di un centimetro i vostri pomodori, stendendole poi su qualche foglio di carta da cucina dopo averle salate e lasciandole a perdere buona parte del loro liquido di vegetazione.
A parte preparare due terrine: in una metterete un po' di farina "00", nell'altra un mix di farina di riso e di mais qualche foglia di timo e maggiorana ben tritate.
Sbattete quindi per bene fin quasi a montarle due uova con poco sale e pepe e procedete alla panatura mettendo dapprima le fette di pomodoro nella farina "00", poi nell'uovo e infine nel mix di farine ed erbe aromatiche. Friggete in olio monoseme (ad esempio d'arachidi) a circa 170 °C fino a doratura, correggete di salate e servite caldissima questa autentica leccornia.
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