Cucina

Pesci, crostacei e pizza con gusto e semplicità

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I «ristoranti-pizzeria», salvo rare eccezioni, non godono d'una grande considerazione tra i gourmet. Meglio: a non convincere i buongustai sono spesso i piatti d'ogni genere, e soprattutto di pesce, che completano l'offerta principe d'ogni pizzeria, la pizza appunto. Fortunatamente non mancano neppure a Brescia, le eccezioni, ovvero i locali che riescono ad offrire insieme ad una pizza rimarchevole - di pasta soffice e ben lievitata, farcita semplicemente con materie prime non dozzinali e cotta a puntino in un forno a legna - anche primi e secondi piatti di buona fattura.
Il Peperoncino di Padenghe del Garda, ristorante-pizzeria ospitato negli spazi del residence Santa Giulia, è uno di questi. Per gli amanti della pizza, una delle caratteristiche più interessanti - insieme alle peculiarità cui accennavamo in premessa - è la possibilità, peraltro ormai diffusa nel Bresciano, di ordinare la pizza anche «al metro», alternando diversi gusti e trasformando il pranzo o la cena con famigliari ed amici in una coinvolgente, socializzante degustazione.
Una soluzione semplice ed ottimale soprattutto per una sosta veloce o il break di mezzogiorno, negli accoglienti ed eleganti spazi del locale, vicino al camino in questi freddi mesi invernali o all'aperto, attorno alla piscina durante la bella stagione.
A nostro avviso, però, non è tanto la pizza a dare la «cifra» del locale, quanto un'offerta di pesce fresco decisamente interessante. Lo chef, campano d'origine e con una discreta «gavetta» tra Italia e Stati Uniti, ha infatti tradotto qui la sua innata passione ittica in una serie di preparazioni semplici quanto gustose, tutte tese a valorizzare la freschezza ed il sapore originale del pescato.
Una scelta evidente, ad esempio, nella marinata di alici ai pepi e limoni che abbiamo recentemente assaggiato per antipasto, un piatto nel quale la dolcezza d'un pesce azzurro, povero ed umile, trova la giusta sottolineatura nella «cottura» appena accennata d'un condimento non aggressivo. Buoni, senza però analoghi picchi di piacere, anche gli altri crudi ed il polpo grigliato su ceci croccanti e purea di patate al basilico, mentre un po' anonima ci è parsa l'aragosta al vapore con cuori di carciofo e salsa al gazpacho. Davvero gradevoli infine tanto i paccheri con spada, triglie e datterini al finocchietto selvatico, quanto la spigola d'amo al forno su vellutata di limone che hanno chiuso il nostro pranzo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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