Cucina

Le Migole di Malonno tra i Prodotti agroalimentari tradizionali della Lombardia

La ricetta si farebbe risalire addirittura al Seicento e viene tramandata di famiglia in famiglia da secoli
Le migole di Malonno ora entrano nei Pat © www.giornaledibrescia.it
Le migole di Malonno ora entrano nei Pat © www.giornaledibrescia.it
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Le Migole, il piatto tipico di Malonno a base principalmente di farina di castagne, sono state inserite tra i Pat, i Prodotti agroalimentari tradizionali di Regione Lombardia, nella categoria «prodotti della gastronomia». Un riconoscimento che inorgoglisce il territorio, che negli ultimi anni ha intensificato lo sforzo di conservazione e promozione delle tradizioni agroalimentari del paese.

La ricetta delle Migole si farebbe risalire addirittura al Seicento e viene tramandata di famiglia in famiglia da secoli. Oggi il compito di preservare e valorizzare questa tradizione è saldamente in mano alla Nuova Pro loco malonnese, che ogni anno organizza delle iniziative ad hoc.

Cosa sono le Migole

Le Migole sono una sorta di piatto di polenta sminuzzata e composta da farina di castagne frammista a farina di grano saraceno, con l’aggiunta di acqua, burro e olio, da consumare come complemento di pietanze a base di salumi cotti o crudi e formaggi saporiti. La ricetta, registrata nel Pat a dicembre, impone che le due farine vengano mischiate e mescolate in senso verticale in acqua bollente, con un’azione continua del mestolo che favorisce lo sbriciolarsi dell’impasto. Da qui deriva il nome dialettale di Migole, che in italiano viene tradotto con briciole. La cottura deve avvenire preferibilmente su stufe o camini a legna, con l’impiego di un paiolo di rame o di ghisa.

Il riconoscimento arriva a un anno da un altro, ancora più prestigioso, quello della De.Co., Denominazione di origine comunale, concessa a fine 2022 dal Comune. La consegna dell’attestato Pat è avvenuta in Municipio a Malonno la vigilia di Natale, in una sorta di gradito e atteso regalo per le festività ricevuto dal sindaco Giovanni Ghirardi e dal presidente della Pro loco Fausto Mariotti.

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