Cucina

La pizza-casoncello «Bottonaga» sostiene l’attività solidale degli Amici

Nata da un’idea dell’associazione è una sorta di calzone a forma triangolare in cui si fondono taleggio dop, loertìs, salsiccia
Michele Riti e Roberta Rizzini con la pizza «Bottonaga» - © www.giornaledibrescia.it
Michele Riti e Roberta Rizzini con la pizza «Bottonaga» - © www.giornaledibrescia.it
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Ha il sapore dell’amicizia, dei legami solidi e duraturi, della solidarietà e della passione condita con l’attenzione al prossimo e l’amore per il proprio lavoro. È la «pizza Bottonaga» nata da un’idea dell’associazione Amici di Bottonaga (e chi, se non loro?) che sono riusciti a convincere il pizzaiolo agerolese Michele Riti, sua moglie Roberta Rizzini e i figli Cristian e Andrea, a crearne una che potesse diventare emblema di un quartiere rimasto contadino fino a poche decine di anni fa.

Ecco allora che in una sorta di calzone si fondono taleggio dop, loertìs, insieme alla salsiccia all’interno di un impasto croccante e leggero. Ma anche la forma è «sui generis»: non è quella tradizionale di un calzone bensì richiama quella triangolare con tanto di cappette di un grosso casoncello, piatto tradizionalmente associato a Bottonaga (e ai suoi alpini).

In questo caso il sapore della solidarietà affiora quando si arriva al momento del conto, perché chi si gusta una «Bottonaga» (a 12 euro) alla pizzeria Lamarmora 2.0, in via Privata De Vitalis 24, dona una piccola quota all’associazione che aiuta i bisognosi nelle forme più disparate, ma soprattutto con le Tessere sorriso, carte prepagate del valore di 20 euro che consentono di fare acquisti nei supermercati Italmark.

Oltre 1.300 quelle che in tre anni sono riusciti a regalare. La presentazione ufficiale della pizza è avvenuta lunedì 3 aprile, alla presenza dei vertici dell’associazione (in testa il presidente Arturo Dallari), della vicesindaca Laura Castelletti e dell’assessore alla Mobilità Federico Manzoni.

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