Cucina

Il Gambero Rosso assegna le «foglie» a tre oli di Montisola

Un riconoscimento di eccellenza per i «monovarietali» del Sebino
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A tre oli extravergine d’oliva monovarietali di Montisola sono state assegnate le «foglie» dalla guida del Garmbero Rosso Oli d’Italia. Un riconoscimento di eccellenza e di qualità assegnato al «Nepos», monovarietale «Sbresa» dell’azienda agricola Ribola, premiato con tre foglie; all’«Avus», monovarietale «Leccino» sempre della Ribola e premiato con due foglie; e al monovarietale «Frantoio» dell'azienda agricola La Punta con due foglie rosse.

«La Sbresa è una cultivar autoctona del Sebino, rinata dopo la gelata del 1985 - spiega Maurizio Ribola -. La mia azienda è l’unica che la produce in purezza e questa sperimentazione ci ha dato conferma che la qualità degli oli monovarietali è indiscussa. Così infatti è stato anche per il Leccino, varietà che viene coltivata in tutta Italia e quindi ha più competizione e dal Frantoio. La guida del Gambero Rossa premia non solo per i dati chimici ed organolettici degli oli ma anche per l’aspetto "emozionale". I nostri oli di Montisola hanno raggiunto anche questa conquista».

Maurizio Ribola è peraltro presidente dell’associazione olivicoltori montisolani, gruppo nato lo scorso anno con la collaborazione dell’Aipol che gestisce il frantoio La Masna dell’isola. «Ci siamo dati un regolamento interno di produzione e chi lo rispetta può fregiarsi del bollino "L’isola dell’olio". Siamo partiti in otto soci ed ora siamo in dodici, una piccola realtà che però continua a crescere».

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