Cucina

Gambero Rosso, Iginio Massari resta il re della pasticceria italiana

Il bresciano anche quest'anno si è aggiudicato le Tre Torte d’Oro. Tra i migliori anche Pasticceria Roberto a Erbusco e Dolce Reale a Montichiari
Il maestro Iginio Massari - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
Il maestro Iginio Massari - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
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Il maestro bresciano Iginio Massari resta il re della pasticceria italiana. Anche quest’anno, la guida «Pasticceri e Pasticcerie d’Italia» del Gambero Rosso ha assegnato all’insegna di via Veneto le Tre Torte d’Oro. La corona nazionale resta dunque a Iginio Massari, genio indiscusso e riferimento della pasticceria italiana in tutto il mondo, sempre attuale e capace di dettare mode e tendenze. Pasticceria Veneto a Brescia è la migliore in Italia da mezzo secolo.

Non è l'unico bresciano premiato: hanno avuto Tre Torte la Pasticceria Roberto di Erbusco e il Dolce Reale di Montichiari: Due Torte per Pasticceria Andreoletti, Garzoni, Bedussi, Piccinelli dal 1962, San Carlo (tutti in città a Brescia) e anche per L'Elite a Cologne, FN Nazzari a Iseo e Creazioni a Manerba del Garda. Una Torta il riconoscimento per Serlini a Gussago, Chantilly a Lumezzane e Dolce Angolo a Rezzato.

Massari con Carlotta Filippini del Dolce Angolo di Rezzato - © www.giornaledibrescia.it
Massari con Carlotta Filippini del Dolce Angolo di Rezzato - © www.giornaledibrescia.it

Pasticceria Veneto

È Iginio Massari, Tre Torte d’oro, il fuoriclasse della Guida: volto tv, autore di libri, ma soprattutto il pasticcere più amato. Da sempre la sua filosofia è semplice: non smettere mai di cercare la perfezione. Obiettivo raggiunto, come testimoniano gli oltre 300 premi vinti in carriera.

Fondata nel 1971, Pasticceria Veneto oggi è la capofila di una serie di temporary shop e sedi secondarie in costante aumento. È un'impresa rimanere al top per mezzo secolo, ma Massari ci riesce grazie all'impegno di tutta la famiglia e della figlia Debora, ormai suo braccio destro. Secondo Gambero Rosso: «Qui croissant e brioche sfiorano la perfezione, come anche i maritozzi, vere nuvole. Nella grande vetrina i pezzi da novanta del maestro: biscotti e mignon, impeccabili monoporzioni e torte, specialità al cioccolato. Menzione speciale per i grandi lievitati, che vanno sempre a ruba».

Record in Lombardia

Tra le oltre 650 insegne incluse nell’edizione 2024, con 60 novità. Locali storici, raffinati ed eleganti si mescolano alle nuove proposte, più moderne, ma ugualmente accoglienti e curate: 31 sono le eccellenze che ottengono il massimo riconoscimento delle Tre Torte; e 5 sono i premi speciali assegnati.
Brilla su tutte le regioni la Lombardia, sia per numero di insegne in guida che per eccellenza di punteggio medio per l’arte dolciaria: 89 insegne, l’unico Tre Torte d’oro, 9 Tre Torte, un Pastry Chef e 5 novità.

Pasticceria Roberto a Erbusco

Tra i vincitori delle Tre Torte c’è Pasticceria Roberto a Erbusco. Questo il giudizio del Gambero Rosso: «Due nuove sale, un dehors di ben 500 mq: a settembre 2023 Giovanni Cavalleri ha riaperto i battenti con un locale ancora più godibile. Simbolo della pasticceria resta il fragrantissimo cannoncino che va ad amalgamarsi con una crema pasticcera che non teme confronti. Fama pressoché analoga per i macaron e le brioche del mattino.

Eccellenti e molto raffinate le torte, dalla Charlotte Russa alle spettacolari creazioni da cerimonia. Curata anche la pasticceria mignon, che fa bella mostra nel nuovo banco da esposizione. Tra i dolci da forno, una soave torta di rose, la sbrisolona e la piemontese alle nocciole, oltre a golosissimi biscotti (da provare le rose del deserto). Di alto livello le specialità al cioccolato. Ottimi gli stuzzichini per light lunch e aperitivi, in alternativa inappuntabile ristorante alla carta».

Dolce Reale a Montichiari

Tre Torte anche per il Dolce Reale a Montichiari. Così la guida: «I tavoli esterni riparati dal verde delle siepi anticipano un locale lineare tutto nei toni del bianco, sempre in perfetto ordine. Precisione e rigore sono infatti parole d'ordine per il maître pâtissier Maurizio Colenghi, e raccontano molto anche dei suoi dolci. I classici mignon sono impeccabili, come si può evincere dall'assaggio dei bignè (cioccolato 71%, nocciola di Langa, chantilly, allo zabaione), delle tartellette con frutta, dei golosi trancetti. Di grande maestria la lavorazione del cioccolato, declinato in una curatissima pralineria e dolci come mini Sacher o fiamme al fondente 71%. Tra le torte alcuni imperdibili, come Martina (pan di Spagna al cioccolato con bavarese allo zabaione) e Mikibi, biscuit al caffè con crema al mascarpone. Eccellenti i grandi lievitati, al pari di croissant, pain au chocolat, torte di rose, veneziane».

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