Dall'America il cibo impossibile: il pesce non pesce
Tofu, hamburger vegetali, bistecche 100% composte da ortaggi: la fake meat, inventata una decina di anni fa negli States, dove è di gran moda, è diventata ormai una realtà anche in Italia. Mentre ancora molti faticano ad abituarsi all'idea, dall'America arriva l'ultima frontiera del cibo vegan, il fake fish.
La novità è arrivata da Impossible Food, azienda della Silicon Valley già nota per aver lanciato sul mercato l'Impossible Whooper, il panino vegano finito nel menù della catena di fast food Burger King.
Il team di ricerca dell'azienda ha sfruttato la proteina eme per produrre il tipico sapore del pesce, creando un brodo al gusto d'acciuga senza l'utilizzo di prodotti di derivazione animale.
A questa novità hanno fatto eco altre compagnie più piccole in tutti gli States: tonno - non tonno, salmone - non salmone e filetti di ogni genere. L'azienda ha dichiarato che i prodotti sono pensati ad hoc per vegetariani, vegani e flexitariani (coloro che decidono di non rinunciare del tutto alla carne ma di ridurne il consumo), ma che non sono affatto preclusi a chi voglia provare una nuova esperienza. L'idea del pesce artificiale, secondo il Times, si inserisce in un progetto di più larga scala che punta a sostituire tutti i cibi di derivazione animale entro il 2035 e che si batte per la difesa e la conservazione degli ecosistemi marini.
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