Cascina Doss, rinascita nel segno della continuità
Confindustria sostiene, ormai apertamente, che la recessione è finita. Così, anche se non si coglie alcun entusiasmo nel mondo delle imprese - e tantomeno in quello della ristorazione - pare proprio che il peggio, almeno sul piano della produzione e della voglia di intraprendere, stia alle nostre spalle. E chissà che proprio la riapertura di questo ristorante in riva al Sebino, a tre anni dall'incendio che ne aveva causato la repentina chiusura, non sia il segno d'una positiva inversione di tendenza, d'una rinascita.
Sia come sia - ed è un augurio per tutto il settore che sta soffrendo in questi mesi come non mai - è confortante salutare la ripresa d'attività di questa accogliente trattoria, che può contare in questa stagione non solo su eleganti salette interne, ma pure su ampi spazi all'aperto, nel fresco d'un portico circondato dalle aiuole fiorite del prato con il lago (invisibile) alle spalle e lo sfondo delle montagne verdissime. E conforto s'aggiunge a conforto scoprendo che la cucina sembra aver ricominciato il suo lavoro esattamente dove l'aveva interrotto, ovvero nel segno d'una tradizione presentata modernamente con un occhio attento, anche se non esclusivo, per il territorio ed il pesce del lago in particolare, nonché per i molti e diversi tagli di carne alla griglia.
Nella nostra ultima visita abbiamo apprezzato il pur semplice e non ricchissimo tagliere di salumi e formaggi, accompagnato dalle cipolle Borettane secondo l'uso emiliano, mentre non ci hanno pienamente convinto i fiori di zucchina ripieni di persico e racchiusi in una pastella gravida d'olio. Meglio, molto meglio il primo piatto, un risotto ai pistilli di zafferano con un cremoso cuore di burrata e non meno gradevole il tempura di sardine del lago alla salvia, anche se questo piatto, pur corretto, dopo la «lezione» marchesiana - che vuole l'accompagnamento riuscito d'una salsa agrodolce - può apparire incompleto. Dolci realizzati al momento, spesso con creme e gelati di buona fattura e conto attorno ai 35 euro (ma a mezzogiorno c'è anche un invitante e conveniente menù di lavoro a 15 euro).
Limitata, ma non routinaria e scontata la selezione della cantina, che offre soprattutto i vini della vicina Franciacorta ed una scelta a volo d'uccello dal resto d'Italia, pur se crea qualche curiosità il fatto che, pochi giorni dopo la riapertura, siano già più d'uno gli asterischi che segnalano l'esaurimento di alcune etichette.
CASCINA DOSS
Voto: 13/20
Prezzo: 35 euro
Indirizzo: Via Colombera, 15 Iseo
Telefono: 030.9822176
Chiuso: Martedì
I PUNTEGGI
Fino a 10/20: mediocre o cattivo
Da 10 a 12/20: da sufficiente a discreto
Da 13 a 14/20: buono
Da 15 a 16/20: molto buono, curato
Da 17/20: eccellente
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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