Cucina

Bottiglie e chiocciole nella Guida di Slow Food

Premiate numerose cantine in Franciacorta, ma il massimo dell'eccellenza enoica è per Valcamonica e Lugana
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C'è anche la Valcamonica (ed è al vertice) nei vini bresciani selezionati da Slow Food per la nuova guida Slow Wine che sarà presentata mercoledì prossimo a Torino. Naturalmente c'è molta Franciacorta, ma non mancano il Garda e la Lugana. Per converso solo due vini dei nostri hanno meritato il massimo riconoscimento di «Vino Slow» che rappresenta l'eccellenza e che è stato attribuito con molta parsimonia (186 vini in tutto). Si tratta del camuno Opol 2009 di Togni Rebaioli e del Lugana I Frati 2004 di Ca' dei Frati. Molti poi quelli che la guida giudica Grandi vini.
Slow Wine nasce in seno alla associazione della chiocciola dopo il «divorzio» dal Gambero Rosso di due anni fa. Ora Slow Food fa da sola con il dichiarato intento di superare i voti in bicchieri, grappoli o centesimi. In realtà la novità è la scelta che è molto varia rispetto ai «soliti noti» e la ricchissima descrizione analitica di ogni cantina e di ogni prodotto. C'è anche finalmente il prezzo in enoteca calcolato partendo dal prezzo di cantina, più l'Iva, più il ricarico del 40%.
Ma alla fine i voti ci sono eccome, anche se sono di più complessa decifrabilità. Anzitutto Slow Food da il voto alle cantine ed ai vini separatamente. Così la chiocciola e la bottiglia premiano le cantine (come le stelle dell'Espresso) e i vini vengono distinti con il colore (come i bicchieri). Accade così che ci siano cantine premiate di cui non si segnala alcun vino ed altre di cui si segnala e premia il vino senza attribuire lodi speciali alla cantina. Come per tutte le innovazione si tratta, forse, di abituarsi.
Ed ecco come leggere la tabella delle cantine e dei vini bresciani. La chiocciola accanto al nome della cantina sta ad indicare che piace molto anche per come interpreta i valori del territorio (in tutto sono 180 in Italia). Tra i bresciani ci sono Togni Rebaioli di Darfo e il Pendio di Monticelli Brusati. Le cantine ottime per continuità di produzione sono segnalate con una bottiglia. Le bresciane sono molte. Infine la cantina può essere segnala con la moneta da un euro: vuol dire che è buono il rapporto qualità/prezzo.
Per i vini vale il colore. Il marrone indica i Vini Slow che equivale ad un eccellente delle altre guide. I bresciani sono due e diversissimi: un Lugana a lungo affinamento di una azienda storica e un rustico e schietto uvaggio di montagna di una cantina giovanissima. Subito dopo i vini Slow ci sono i Grandi Vini segnalati con il colore arancio. Ne hanno almeno uno Ferghettina, Fratelli Berlucchi, Bellavista, Ca' del Bosco, Cavalleri e Il Mosnel. Infine ci sono i vini segnalati in azzurro che si possono trovare in enoteca a meno di 10 euro e rappresentano una buona scelta per il Vino Quotidiano. Ce li hanno Cantrina, Civielle, Marangona e Ca' Lojera. g. m. p.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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