Violenza di genere, una bresciana per la campagna nazionale della Polizia
Semplice, come deve essere un messaggio destinato a persone di tutte le età. Immediato, perché anche uno sguardo distratto deve coglierlo. E comunque profondo, per suscitare la riflessione e raggiungere lo scopo che si prefigge.
«Ne basta una» è il manifesto, realizzato dalla 18enne studentessa di grafica al Perlasca di Vobarno Sara Panella, che la Questura di Brescia ha scelto per la propria campagna social contro la violenza di genere e che da Brescia sarà proposta anche alla Polizia di Stato a livello nazionale.
La scelta
«La ragazza nella foto sono io. Ci tengo molto a questo messaggio, all’importanza di fare qualcosa contro questo fenomeno e ho deciso di metterci la faccia» spiega la studentessa di Villanuova sul Clisi. «Ho scelto un messaggio che volesse dire cose diverse. "Ne basta una" cioè una parola per chiedere aiuto, per avere appoggio ma anche "Ne basta una" inteso come anche una sola donna vittima è un’emergenza e poi Basta come imperativo per dire definitivamente basta alla violenza sulle donne».
La studentessa ha deciso di partecipare la concorso, lanciato alle scuole dalla Questura in occasione della giornata del 25 novembre «perchè sento questo tema molto vicino a me. La proposta della Polizia di Stato poi mi ha permesso di usare insieme due delle mie modalità comunicative preferite cioè la grafica e la fotografia». Nell’immagine che ha proposto sul volto della donna maltrattata, lei stessa appositamente truccata, c’è scritto aiuto in diverse lingue del mondo e sotto lo slogan «Ne basta una».
«Sono molto contenta di aver avuto questa opportunità perché ritengo che su questo tema si debba fare informazione, e quindi prevezione, fin dall’infanzia, con le generazioni più giovani come la nostra».
La scuola
Orgogliosi del successo della propria studentessa gli insegnanti del Perlasca di Vobarno: la Dirigente Maurizia di Marzio si è complimentata per il risultato raggiunto che «dipende, oltre che dalla sua competenza, anche dallo stile di co-progettazione fra studenti e docenti che caratterizza il nostro modo di fare scuola e che conduce a percorsi di vera cittadinanza attiva. Nel caso specifico, presso la sede di Vobarno dell’Istituto, la sensibilizzazione degli studenti verso il tema della lotta alla violenza contro le donne, avviene da anni grazie alla collaborazione di diversi docenti».
Il riconoscimento

La premiazione di Sara Panella è avvenuta nel corso della giornata organizzata all’Abba Ballini dalla Polizia di Stato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico dal titolo «La forza delle parole» che ha messo al centro giovani e sport nella prevenzione della violenza.
L’occasione perfetta per premiare, con una borsa di studio, i migliori lavori inviati per il concorso «Questo non è amore». Per la Polizia «l’autrice esprime sia la sofferenza della violenza subita che il coraggio di dire basta, un grido di cambiamento».
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