Velocità oltre i limiti, sorpassi azzardati: i rischi sulla Sp510
Il furgone procede spedito verso la Valle. Poi, a un tratto, invade parzialmente la carreggiata opposta. Quindi il conducente corregge la direzione. Poco dopo la scena si ripete. E poi di nuovo. Le ruote finiscono oltre la riga intera. Dal veicolo che segue il conducente suona il clacson, come a richiamare l’attenzione davanti. Dal primo mezzo la direzione viene nuovamente corretta per poi ancora imbardarsi. La scena non passa inosservata al terzo veicolo che segue: una pattuglia della Polizia Stradale di Darfo.
Fuori dal tratto in galleria la vettura in livrea prende la testa della colonna. Il furgone è fermato e davanti al fatto che il conducente che invadeva l’opposta corsia era al telefono, la patente del conducente gli viene ritirata. Lo prevede la riforma del Codice della strada ma l’esempio è lampante di quanto accada lungo la strada che dalla pianura salve verso la Valcamonica.
Il sorpasso in galleria, pur vietato, è all’ordine del giorno anche in una giornata come ieri, piovosa e con la foschia che cela dall’alto lo stesso lago. Le macchine viaggiano, i limiti si superano in scioltezza. A volte con una disinvoltura inquietante. I punti osservati dai varchi elettronici delle telecamere della Provincia sono noti e quindi evitati. Lo stress di chi quotidianamente affronta il traffico di questo interminabile budello per salire verso la valle o scendere verso la città è cosa nota. La velocità e il sorpasso sembrano l’antidoto al viaggiare in colonna, sino a quando il disastro non ti offre una terribile messa a terra. Ma la memoria agisce solo a breve termine…

Il lavoro della Polizia stradale
A poco, pur se importanti, servono i controlli dell’Arma e della Polizia Stradale. Anche gli agenti stessi sono stressati dal traffico e dalla pericolosità della viabilità camuna. Alle volte la Stradale di Darfo è chiamata – come accaduto ieri – ad intervenire lungo la Brebemi verso Milano. Oppure quando si trovano a Breno gli agenti e vengono inviati per un incidente a Desenzano. Un lavoro che ti pone a rischio e che impone che l’attenzione sia sempre al massimo. Anche oltre i limiti delle umane fatiche e possibilità.
Ma l’unica costante pare restare il sorpasso in galleria. «Non sei camuno se non sorpassi» sostiene qualcuno, ma la realtà sembra superare l’immaginazione quando percorri la 510, sino alla Strada Statale 42 del Tonale.
Nelle gallerie di Iseo resta l’eco di quanto accaduto nei giorni scorsi, con un conducente che ha fatto tutto quanto di illegale può commettere un automobilista che si è messo al volante senza aver mai preso la patente, sotto effetto di cocaina, sorpassando in galleria finendo poi contro altre vetture, uccidendo una persona che non ha potuto evitare il terribile schianto. A terra restano i vetri e i frammenti di quella tragedia. Un 27enne del Milanese resta in carcere con l’accusa di omicidio stradale, giovedì sarà interrogato.

Ma la deterrenza dell’accaduto dura poco: l’incubo dei fari che ti si parano davanti all’improvviso e la massa lacerante delle lamiere che ti piombano addosso come un maglio non fanno togliere il piede pesante dall’acceleratore.
Le auto e i furgoni sfilano veloci tra il chiaro del giorno e lo scuro rischiarato dalle luci led sulle volte delle gallerie. Una sorta di percorso psichedelico tra rischi e frenesia di andare costi quello che costi. E se i cellulari perdono i segnali nelle zone d’ombra dei tunnel nel cuore delle montagne – altro problema mai risolto – le dita passano veloci sui display a ridigitare numeri e nominativi da richiamare dalle rubriche. Altro rischio aggiunto a quello della guida troppo disinvolta.
Nel fine settimana
La sera e nei weekend verso e dalle piste dell’alta valle il ritmo pare poi ancor più serrato. I lunghi rettilinei in galleria diventano rampe di accelerazione di persone spesso stanche ancor prima di porsi al volante per compiere il sorpasso in un incalzare di slalom, non tenendo conto che è il contesto in cui si trova la galleria stessa e la natura della carreggiata che fanno e giustificano il divieto di sorpasso.
Significa che sulle strade a doppia corsia (superstrade o autostrade) il sorpasso è autorizzato, sempre che le condizioni lo permettano, come la visibilità, ad esempio. Ad ogni modo, è sempre il Codice della strada, all’articolo 148, a ribadire che il sorpasso in galleria è consentito anche nella carreggiata con almeno due corsie con lo stesso senso di marcia sempre che «vi sia tracciata apposita segnaletica orizzontale», cioè la striscia discontinua tra una corsia e l’altra. Cosa che non troviamo lungo la Sp 510.
Il sorpasso in galleria: quando è vietato?
Le informazioni corrette per sapere se e quando è vietato il sorpasso in galleria le offre il Codice della strada in due articoli: uno è appunto il 148, che stabilisce le regole del sorpasso. L’altro è il 40, che descrive i segnali orizzontali.
La combinazione di entrambi gli articoli dice se e quando sia possibile superare un altro veicolo in galleria. Si deve partire, dunque, dalle regole che disciplinano il sorpasso. Applicate alla galleria, si può dire che questa manovra è vietata quando la galleria non è sufficientemente illuminata per consentire la sufficiente visibilità, o quando non è abbastanza larga per garantire il giusto spazio per il sorpasso senza creare una situazione di pericolo. La manovra può essere vietata anche se nella galleria c’è una curva che impedisce di vedere se c’è qualcuno che sopraggiunge in senso di marcia opposto.
A queste regole va aggiunto quanto stabilito dall’altro articolo del Codice della strada citato: quello sulla segnaletica orizzontale.
Può sembrare scontato, ma spesso non rispettare le cose che appaiono più banali ci porta a prendere una multa o, peggio ancora, a creare una situazione di pericolo. Quindi, è vietato il sorpasso in galleria, come in qualsiasi altro tratto di strada, quando sull’asfalto, al centro della carreggiata, c’è una striscia continua semplice o doppia.

Per logica, si arriva a dedurre quando non è vietato un sorpasso in galleria ribaltando le regole che abbiamo appena visto. Tuttavia, nella maggior parte dei casi si tende a vietare il sorpasso in galleria per motivi di sicurezza.
Il sorpasso delle moto dei mezzi fermi
Un altro caso emblematico sulle strade che talvolta tocca anche le strade camune è quello del sorpasso di una motocicletta dei mezzi fermi in colonna. Il cosiddetto «sorpasso in colonna» è la manovra con cui il conducente di un veicolo a due ruote (moto, scooter, bicicletta) supera a sinistra i veicoli fermi o in lento movimento che lo precedono, rimanendo all’interno della propria corsia di marcia e senza invadere la corsia opposta. Si tratta di una manovra diversa dal sorpasso vero e proprio, che invece richiede lo spostamento nella corsia destinata al senso opposto di marcia e il rispetto di alcune condizioni di sicurezza.
Il codice della strada non vieta esplicitamente il sorpasso in colonna, ma neppure lo regola in modo chiaro e univoco.
Gallerie, sorvegliate speciali
«La Provincia di Brescia sta valutando una serie di iniziative sia infrastrutturali che di monitoraggio della velocità nelle gallerie della Sp 510. Il controllo della velocità è strumentale alla riduzione dell’incidentalità lavorando sul contenimento degli eccessi» spiega Daniele Mannatrizio, consigliere provinciale delegato alla Polizia Provinciale.
«Per la sicurezza sulle strade sarebbe strategico poter disporre dei sorpassometri, gli apparecchi che rilevano i sorpassi, che tuttavia non sono omologati in Italia e non sono omologabili. Fattore che dopo la sperimentazione di anni fa ci ha imposto di spegnere definitivamente questi dispositivi» continua Mannatrizio.
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