Tracce Narranti, in Valtrompia l’inclusione si fonde con arte e natura

Barbara Fenotti
A prendere parte dell’iniziativa sono state le persone diversamente abili e under 40 delle cooperative «Futura» e «Il Ponte»
Attività in mezzo alla natura - © www.giornaledibrescia.it
Attività in mezzo alla natura - © www.giornaledibrescia.it
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In Valtrompia la disabilità non rimane ai margini: è forza creativa e, da alcuni giorni, anche traccia viva nel paesaggio. Con «Tracce Narranti – Esperienze di co-creazione per la comunità e il territorio» giovani con disabilità under 40 delle cooperative sociali «Futura» di Nave e «Il Ponte» di Villa Carcina hanno intrecciato rami, disposto pietre e seminato bellezza insieme alle comunità triumpline. Un’arte che non si appende a una parete ma che cresce, muta e si dissolve con il tempo, fondendosi con la natura e restituendo a chi partecipa il senso profondo di appartenenza a un luogo.

Il progetto

Promosso dalla Collezione Paolo VI – arte contemporanea e sostenuto da Fondazione Cariplo nell’ambito del bando «Cultura diffusa», il progetto ha trovato in Valtrompia il filo conduttore di «Segni Accoglienti» ideato con il Sistema museale e l’Ecomuseo «La Montagna e l’Industria» della Comunità montana sotto la guida dell’artista Annamaria Gallo.

Le attività di gruppo - © www.giornaledibrescia.it
Le attività di gruppo - © www.giornaledibrescia.it

I laboratori di land art, promossi nei mesi scorsi insieme alle due cooperative e ai rispettivi utenti, sono stati luoghi di ascolto e relazione. Da foglie intrecciate, sassi disposti in cerchi e rami intrecciati a formare segni sono nate opere collettive, depositate in quattro paesaggi naturali diversi, pensate ad hoc per trasformarsi, lentamente, con le stagioni, fino a tornare alla terra.

Le inaugurazioni

Il percorso ha avuto quattro inaugurazioni diffuse. La prima, il 14 giugno, al Museo etnografico e Casa contadina di Lodrino. Questo appuntamento ha aperto il cammino, coinvolgendo cittadini e visitatori in una passeggiata tra memorie contadine e creazioni contemporanee. Il 21 giugno è stata la volta del museo Il Forno di Tavernole sul Mella, dove il dialogo tra il patrimonio industriale e le nuove installazioni ha suggerito una riflessione sul lavoro e sulle trasformazioni del territorio.

Il 17 luglio tappa alla Pieve della Mitria di Nave, dove il pubblico ha partecipato al lancio di bombe di semi lungo il sentiero, gesto semplice e poetico organizzato dalla biblioteca per seminare pace e bellezza. La chiusura si è tenuta lungo il sentiero del Castagneto da frutto di Bovezzo, tra i più vasti castagneti pubblici del Nord Italia, dove l’opera si è integrata con un paesaggio di grande valore naturalistico e comunitario.

Uno dei ragazzi mentre svolge attività all'aperto - © www.giornaledibrescia.it
Uno dei ragazzi mentre svolge attività all'aperto - © www.giornaledibrescia.it

Si continua

Questa prima fase si è chiusa, ma «Tracce Narranti» è pronto a continuare. Altri laboratori e iniziative intrecceranno prossimamente ancora arte, comunità e territorio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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