Per conoscere la Valle di Mompiano ora c’è un sentiero guidato

Lucia Lazzari
Tra i cartelli posti sul percorso, si può leggere che «i boschi rivestono un ruolo sociale significativo, poiché offrono spazi ricreativi per il tempo libero»
Il nuovo bosco della Valle di Mompiano
AA

A pochi passi dalla città è possibile immergersi totalmente nella natura, grazie al sentiero «Bosco della Valle di Mompiano». Il nuovo sentiero è stato pensato per offrire ai fruitori del Parco delle Colline di Brescia la possibilità di conoscere gli ambienti della Valle di Mompiano. E a farci da guida alla scoperta di questo percorso c’è Livio Pagliari, guida naturalistica, che ci ha raccontato la storia e le risorse del bosco. Ma per chi non avesse la guida niente paura, lungo il sentiero sono infatti stati piantati dei cartelli che rivelano informazioni e curiosità.

A credere fortemente nei benefici che offre la natura sono la Fondazione onlus Bobo Archetti e l’associazione Gnari de Mompià. Proprio perché la vedono come una risorsa si sono impegnati per recuperarne 34 ettari, in modo che rimanga a disposizione delle generazioni future.

Il percorso

Il sentiero parte dalla ex Polveriera di Mompiano e ricalca il percorso di ArteValle fino a giungere al «Rifugio Valle di Mompiano». Percorrendo il sentiero, lungo circa 1,5 chilometri, si possono osservare esemplari arborei, arbustivi ed erbacei già presenti o impiantati di recente. Inoltre, vi sono delle opere di land art, create con materiali naturali, che accompagnano i visitatori. Una volta giunti al rifugio delle «Gnare e Gnari de Mompià» (aperto su prenotazione) si possono osservare esemplari secolari di castagni da frutto. Infine, percorrendo un breve sentiero, si giunge nel cuore del Bosco Secolare.

  • Nel sentiero
    Nel sentiero - © www.giornaledibrescia.it
  • Nel sentiero
    Nel sentiero - © www.giornaledibrescia.it
  • Nel sentiero
    Nel sentiero - © www.giornaledibrescia.it
  • Nel sentiero
    Nel sentiero - © www.giornaledibrescia.it
  • Nel sentiero
    Nel sentiero - © www.giornaledibrescia.it

«L’obiettivo è quello di avvicinare le persone e i giovani a conoscere le risorse che il bosco offre – racconta Livio Pagliari –. Il bosco ha una storia. Nel passato era una risorsa per le popolazioni. Il legname veniva utilizzato per riscaldarsi, cucinare e produrre utensili differenti. Le nocciole, le castagne, le more selvatiche, ma anche i germogli e le erbe venivano raccolti per integrare la dieta. Le foglie del sottobosco venivano invece utilizzate per fare il letto agli animali».

La funzione dei boschi

Il sentiero è quindi un’occasione per scoprire curiosità sulla flora e fauna che abita nella Valle. E per capire la sua importanza basta leggere uno dei tanti cartelli: «La funzione ambientale del bosco è fondamentale: aumentando la biodiversità ecosistemica contribuisce a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Assorbendo carbonio previene il dissesto idrogeologico e migliora la qualità dell’aria. Inoltre, i boschi rivestono un ruolo sociale significativo, poiché offrono spazi ricreativi per il tempo libero, aumentano l’attrattività delle aree rurali e conservano la specificità paesaggistica».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.