Valcamonica, temporale nella notte: a Niardo scatta l’allerta

La Redazione Web
Intorno all’una si sono riversati nell’area quasi 50 millimetri di pioggia in meno di un’ora. Il sindaco ribadisce l’urgenza di trovare le risorse necessarie per il completamento delle opere idrauliche
Niardo, l'allerta e la paura
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Un violento temporale ha attraversato nella notte la Valcamonica. Nessun danno, per fortuna, ma tanto è bastato per riaccendere l’ansia a Niardo, dove la ferita dell’alluvione del 2022 è ancora viva. A tre anni da quella devastazione, l’apprensione resta tra i residenti e ogni pioggia intensa riaccende la stessa preoccupazione.

Stanotte, intorno all’una, una cellula temporalesca ha colpito l’area con quasi 50 millimetri di pioggia caduti in meno di un’ora, facendo scattare il sistema di pre-allerta e tenendo la popolazione in con il fiato sospeso.

Le precipitazioni cumulate nella notte
Le precipitazioni cumulate nella notte

La nuova denuncia del sindaco

«Il passaggio di una rapida, ma importante cellula temporalesca intorno all’una di stanotte – ha spiegato il sindaco Ivan Markus – ha attivato i pluviometri in quota e ha inviato gli sms di superamento della soglia di attenzione. All’una il sistema di pre-allarme per il superamento di un’ulteriore soglia è passato da giallo ad arancione. Abbiamo provato molta apprensione, poi fortunatamente la cellula si è dissolta e siamo rientrati nella normalità». 

Ma il punto è un altro: un territorio che necessita ancora interventi e la paura che ogni temporale possa trasformarsi in tragedia. «Questo è il timore con cui devono convivere i nostri cittadini e chi transita e attraversa i ponti lungo la strada provinciale ad ogni importante temporale. La messa in sicurezza del nostro territorio deve trovare le risorse necessarie per il completamento delle opere idrauliche senza che queste subiscano delle battute d'arresto» dice ancora il primo cittadino.

Sicurezza

Parole che fanno seguito alla dettagliata relazione, diffusa in questi giorni dall’Amministrazione comunale, dal titolo eloquente: «Niardo chiama le istituzioni». Un grido d’allarme e insieme una denuncia, a tre anni esatti dall’alluvione.

«Nonostante gli interventi pubblici per il ripristino degli argini e la rimozione dei detriti – denuncia il primo cittadino – i residenti di Niardo, Braone e Losine continuano ad affrontare disagi enormi». Alcune famiglie attendono ancora i risarcimenti, altre hanno perso la casa o la sede della propria attività. Le aziende agricole hanno subito danni ingenti, con mesi di inattività. 

L'alluvione del 28 luglio 2022 - © www.giornaledibrescia.it
L'alluvione del 28 luglio 2022 - © www.giornaledibrescia.it

Per questo l’Amministrazione chiede che vengano messe in atto tre misure. A partire dal garantire la sicurezza del territorio, dei residenti e delle attività, oltre che di chi vi transita (sulla statale, sulla provinciale e sulla ferrovia). Nello specifico, la Regione dovrebbe appostare risorse per le progettazioni e il completamento delle opere di ingegneria idraulica. E poi, nel giro di breve, andrebbero ridisegnati gli alvei dei torrenti Re e Cobello, risolvendo l’interferenza col canale idroelettrico e potenziare le briglie. Si tratterebbe di cinque lotti di lavori per oltre 100 milioni di euro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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