Val Paghera, nuovo piano di Protezione civile: indicazioni e monitoraggi

Giuliana Mossoni
Per la zona, spesso colpita da frane e alluvioni, attivate una serie di azioni per la sicurezza di cittadini e turisti
Segnali luminosi per il passaggio
Segnali luminosi per il passaggio
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La Val Paghera di Ceto è una delle aree a maggiore rischio idrogeologico di tutta la provincia. Negli ultimi tempi sono stati quasi annuali gli allarmi, le frane, i crolli e i problemi. Basti dire che, nel 2013, è crollato il Ponte lungo sul Palobbia, l’unica via di comunicazione tra il paese e la vallata, e più volte il conosciuto Campo Tres, con centinaia di ragazzi, è rimasto isolato, così come decine di seconde case.

Le azioni

In passato l’Amministrazione della sindaca Marina Lanzetti ha realizzato una serie di interventi per mitigare i rischi idraulici e idrogeologici in Val Paghera e sul bacino del Palobbia e ora è passata alla fase due, l’attivazione di strumenti di monitoraggio e allertamento, per avvertire la popolazione dell’arrivo di fenomeni di piena e di colate. Un geologo ha poi aggiornato il Piano di protezione civile, determinando le soglie di attivazione dei livelli di allarme, e sono state realizzate le linee guida che i cittadini dovranno seguire in caso di allarme idro-meteo in Val Paghera e di piene del torrente Palobbia. Qualora fosse in atto un allarme, sarà necessario allontanarsi rapidamente dai ponti e dalle aree raggiungibili delle acque del torrente ed è vietato il transito su tutti i ponti e sulla strada di Val Paghera, sia a piedi sia con i mezzi.

Se ci si trova al chiuso è consigliato di restare all’interno dell’edificio in zone protette, evitando di sostare in piani interrati o seminterrati, scantinati e pianterreni; prima di uscire, di attraversare i ponti e spostarsi sulla strada di Val Paghera, si dovranno poi attendere le comunicazioni della protezione civile. La Val Paghera non ha copertura telefonica e per questo, prima di partire, è consigliato informarsi sulle condizioni esistenti e sulle previsioni meteo.

In zona sono presenti due stazioni di rilevamento dei dati pluviometrici, nella chiesetta in località Case di Val Paghera e al Forcellino di Mare, che attivano i sistemi di allertamento in caso di superamento di soglie di precipitazione prestabilite. In caso di allarme, suona la sirena, anche per un monito con il codice rosso, e si accendono i segnali luminosi alla chiesetta, al ponte «Put de Sac», al Ponte Lungo e all’imbocco della strada di Val Paghera, vietando il transito.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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