Un’ex ginnasta di Gussago ha inventato un nuovo sport: Acquaerea

Federico Bernardelli Curuz
Ideata da Diana Verona, la disciplina combina sospensione e immersione in piscina. Si pratica al Centro Nuoto di Ospitaletto, unica sede nazionale al momento
La prima disciplina che unisce danza aerea e immersione in acqua
La prima disciplina che unisce danza aerea e immersione in acqua
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È nata la prima e unica disciplina italiana in cui il corpo si muove sospeso tra aria e acqua, fondendo i movimenti della danza aerea con l’elemento liquido della piscina. L’idea è di Diana Verona di Gussago, artista e performer di livello internazionale, già fondatrice di Asd D.Light e creatrice del Metodo Acrodance, riconosciuto a livello nazionale.

Come funziona

La nuova disciplina si chiama Acquaerea e non è soltanto uno spettacolo, ma un vero e proprio percorso formativo e di allenamento che permette a bambini e adulti, sportivi e amatori, di sperimentare un approccio innovativo al movimento. Grazie alla combinazione tra sospensione aerea e immersione, l’esperienza diventa unica: si riduce la pressione articolare, si sviluppano forza e stabilità, si stimola la percezione corporea. Acquaerea, spiega la sua ideatrice, si rivolge a danzatori, ginnasti, artisti, sportivi e semplici curiosi che vogliono mettersi in gioco.

Non è richiesta esperienza pregressa: il metodo prevede un percorso progressivo, sicuro e accessibile a tutti. Le lezioni si tengono nel Centro Nuoto di Ospitaletto, unica sede nazionale al momento, dove si organizzano corsi settimanali, masterclass e perfino percorsi di formazione per istruttori in una vasca riscaldata.

Oltre all’aspetto tecnico, Acquaerea rappresenta anche un nuovo linguaggio artistico. La transizione tra due stati di gravità – acqua e aria – genera infatti movimenti fluidi, coreografie innovative e performance di forte impatto visivo. Non a caso la disciplina si sta affacciando anche nel panorama degli eventi e degli spettacoli, offrendo alle compagnie teatrali e di danza strumenti creativi inediti. L’invenzione porta la firma di Diana Verona, ex ginnasta, laureata in Belle arti e con alle spalle una carriera che l’ha vista collaborare con Brian May dei Queen, Zucchero, Craig David e Carlo Verdone, oltre a partecipazioni televisive e pubblicitarie di primo piano.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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