Un anno di «InEdicola», Camadini: «Obiettivo educativo centrato»

Un anno. Un traguardo. Un’occasione per tracciare un primo bilancio. In segno assolutamente positivo, sotto molti profili. Era il 17 ottobre 2024 quando al numero 2 di viale Rebuffone, in città, prendeva vita «InEdicola», l’edicola bresciana dell’inclusione (quell’«In» iniziale sta proprio per «inclusione»), acquistata dal gruppo Editoriale Bresciana (Giornale di Brescia, Teletutto e Radio Bresciasette), e affidata alla cooperativa «La Mongolfiera».
Il progetto
«Siamo soddisfatti per il percorso educativo – spiega Pierpaolo Camadini, presidente di Editoriale Bresciana –. Possiamo dire di aver centrato, in questo senso, l’obiettivo. Il primo traguardo che ci siamo posti, infatti, era uscire dagli schemi e vedere se da un’edicola chiusa potesse nascere un’attività di successo il cui fine fosse l’inserimento di persone fragili e il loro accompagnamento. E abbiamo dei riscontri positivi».
Diversi gli obiettivi che si erano fissati gli attori di questo progetto poco più di un anno fa: dare un servizio ad una zona di Brescia che non aveva più un’edicola di riferimento, assicurare inclusione sociale e lavorativa a persone con disabilità e garantire un presidio per il parco, incastonato tra viale Rebuffone e via Amba d’Oro, molto frequentato da bambini, famiglie e anziani.
«Come editori – aveva detto alla vigilia dell’apertura il presidente Camadini – siamo sensibili al fenomeno della chiusura delle edicole di questi anni. Quando è emersa la possibilità di sopperire a una fragilità territoriale, nonostante non sia nel nostro Dna vendere il giornale, abbiamo colto l’opportunità, e ci siamo assunti l’impegno, proprio per la valenza sociale di questa iniziativa». E così è stato. «InEdicola» non è solo un punto vendita di quotidiani, riviste o album di figurine, qui si lavora per fare rete e inclusione.
E a dispetto dei conti. Per questo l’appello di Editoriale Bresciana è anche quello di unirsi a un progetto che ha iniziato «con entusiasmo», ma che è aperto a tutti coloro che lo vogliano sposare. «L’iniziativa, che coinvolge una decina di persone con disabilità – sottolinea Mauro Torri, amministratore delegato del nostro gruppo editoriale –, ci è sembrato da subito molto bello. Abbiamo quindi contattato la cooperativa per proporre questa sinergia e ci hanno lavorato da subito».
Collaborazione
A questo punto è stato formalizzato l’acquisto, Editoriale Bresciana ha sistemato la struttura e, con un regolare contratto, l’ha affidata alla cooperativa con sede al Villaggio Sereno, incontrando anche la piena collaborazione del Comune nelle varie fasi dell’iter. «Lo spirito che ci ha mosso – dicono Camadini e Torri – non è certo quello imprenditoriale, ma sociale».
E infatti, la presenza dell’edicola, non incentiva solo inclusione, ma anche la sicurezza della zona e la socialità: «Ogni volta che passo, vedo gente e questo è positivo – dice il presidente del CdQ Porta Venezia, Samuele Mondini – peraltro essendo l’unica edicola rimasta in zona crea un’occasione per vivere il parco; in seconda battuta la presenza de La Mongolfiera ci rende orgogliosi. Il CdQ non può che dirsi soddisfatto».
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