Turismo sostenibile, due studentesse iraniane rilanciano l’ex asilo di Vione

L’immobile, da tempo chiuso, nella tesi delle due giovani diventerebbe una struttura ricettiva con tanto di ristorante
L'elaborazione grafica di come potrebbe trasformarsi l'immobile dell'ex asilo di Vione - © www.giornaledibrescia.it
L'elaborazione grafica di come potrebbe trasformarsi l'immobile dell'ex asilo di Vione - © www.giornaledibrescia.it
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L’immobile che, per decenni, ha accolto e fatto divertire centinaia di piccoli vionesi, insegnando loro i primi rudimenti dell’educazione e della socialità, è chiuso da tempo. Una struttura ancora bella e in un’ottima posizione che, cruccio delle varie Amministrazioni comunali, dovrebbe e potrebbe trovare una nuova vita.

Ci hanno pensato in molti, a come fare, e si sono cimentate da ultimo due studentesse iraniane - Nasrin Mehmannavaz e Morvarid Abbasi -, con la supervisione del professor Marco Imperadori del Politecnico di Milano. Le due giovani si sono laureate in settimana con una tesi dal titolo «Alba di Vione. Linee guida per la rivitalizzazione degli edifici inutilizzati mediante l’impiego di adeguate tecnologie costruttive in legno. Promuovere la codividualità e incentivare il turismo lento» (la codividualità propone modelli abitativi e sociali che favoriscono la condivisione, la collaborazione e il senso di comunità).

Le due studentesse presentano il proprio lavoro - © www.giornaledibrescia.it
Le due studentesse presentano il proprio lavoro - © www.giornaledibrescia.it

Lo studio e la tesi

Prima di scrivere il loro elaborato finale, Nasrin e Abbasi hanno trascorso del tempo a Vione, hanno vissuto nella casa canonica, hanno girato per le vie e parlato con i vionesi.

La loro tesi si concentra proprio sul recupero e la rifunzionalizzazione dell’ex asilo, reinterpretando l’immobile come una moderna struttura ricettiva, con anche un ristorante integrato, con l’obiettivo di rivitalizzare il contesto locale, abbracciando i principi del turismo lento, della codividualità e dell’architettura sostenibile.

L’intervento pensato delle due iraniane preserva l’essenza storica del luogo, introducendo però elementi contemporanei, come tecnologie costruttive in legno e facciate-vetrate trasparenti, favorendo un dialogo tra tradizione e innovazione.

«Fa decisamente piacere sapere che il nostro progetto VioneLab produce effetti a lungo termine, significa che ha ben seminato - commenta soddisfatto l’ex sindaco Mauro Testini -. E l’internazionalità dell’iniziativa, dopo il coreano Kim, si apre alla Persia, ma in futuro ci saranno altri dall’estremo oriente. VioneLab va bene al di là dell’esperienza architettonica, diventa occasione di contatto, scambio e promiscuità culturale della quale essere fieri e da cui partire. Un investimento su una classe di giovani può solo fare sperare in futuro migliore».

Rigenerazione

La tesi, che prevede la trasformazione dell’asilo in un nodo sociale ed economico, contribuisce così al dibattito sulla rigenerazione rurale e sul turismo sostenibile nelle aree montane, ma propone anche un modello replicabile per la rivitalizzazione di contesti simili.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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