CronacaGarda

Treni, oltre 700 firme per potenziare la linea Brescia-Verona

Alice Scalfi
I promotori della petizione Giuseppe Borgese e Andrea Gallina: «Aggiungerne venti al giorno»
L'incontro in Broletto - © www.giornaledibrescia.it
L'incontro in Broletto - © www.giornaledibrescia.it
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Le stazioni sono lì, ma i treni passano (quasi) sempre oltre. È il paradosso vissuto ogni giorno da pendolari e studenti del basso Garda. Ora, però, la voce di chi chiede un servizio ferroviario più giusto ha superato quota 700 firme. E ha fatto tappa in Broletto.

L’incontro

Martedì scorso i promotori della petizione per potenziare la linea Brescia–Verona sono stati ricevuti in Broletto dal vicepresidente della Provincia, Fabio Rolfi, delegato ai Trasporti. A rappresentare l’iniziativa, Giuseppe Borgese, presidente del Consiglio comunale di Lonato, e Andrea Gallina, attivista per la mobilità ferroviaria e ideatore della pagina «Regionale Brescia Verona», da cui tutto è partito.

Il tema è noto: le stazioni di Ponte San Marco-Calcinato, Lonato e Castelnuovo oggi contano appena quattro corse nei giorni feriali e due nei festivi. Una desertificazione del servizio iniziata oltre vent’anni fa – nel 1985 i treni erano 25 – e che ora si chiede di invertire. La proposta è semplice: aggiungere venti corse giornaliere, nelle fasce orarie di punta, senza modificare quelle già esistenti. Con l’arrivo della nuova linea ad alta velocità previsto per il 2026, la linea storica potrebbe infatti tornare a ospitare un servizio capillare.

Gli obiettivi

L’obiettivo è duplice: rafforzare il sostegno politico e alimentare l’attenzione pubblica su un tema a lungo trascurato. «Non ci siamo limitati a denunciare un problema – spiega Borgese – ma abbiamo messo in campo una proposta concreta. Questa è solo la prima tappa di un percorso che vogliamo portare avanti insieme».

Nel frattempo, la petizione continua a raccogliere adesioni e il tema è sempre più all’ordine del giorno. Lunedì 13 maggio, alle 20.30, alla stazione di Lonato la Pro loco ha organizzato un incontro pubblico per discutere di trasporto ferroviario nel basso Garda.

Nel corso del colloquio in Provincia si è parlato anche della riapertura di alcune fermate oggi dismesse, come Rezzato e San Martino, e dell’ipotesi – avanzata da Gallina – di un servizio suburbano sulla scorta delle linee «S» dell’hinterland milanese, con fermate aggiuntive in corrispondenza dei principali poli urbani e produttivi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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