Tragedia sulle Tre Cime di Lavaredo: addio a Giovanni Pillitteri

Alice Scalfi
Il 52enne di Padenghe è scivolato per oltre 700 metri mentre si trovava sulla vetta Ovest. Alpinista esperto, lavorava nel settore finanziario
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52enne di Padenghe morto sulle Tre Cime di Lavaredo
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Una caduta interminabile ha spezzato la vita di Giovanni Pillitteri, alpinista di 52 anni residente a Padenghe sul Garda. Mercoledì mattina, poco prima delle 11, l’uomo è precipitato dalla vetta Ovest delle Tre Cime di Lavaredo, scivolando per circa 700 metri.

Pillitteri con un gruppo di quattro compagni aveva appena raggiunto la cima lungo la via normale e, una volta tolti gli zaini, si era fermato per una breve pausa. In un istante fatale, ha perso l’equilibrio, finendo sui ghiaioni alla base della parete nord.

I soccorsi

I compagni hanno subito lanciato l’allarme, ma fin da subito si sono resi conto della gravità della caduta. Sul posto è intervenuto l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha sbarcato il tecnico di elisoccorso e l’infermiere, atterrando poi al campo base nelle vicinanze.

Dopo che il personale ha constatato il decesso, la salma è stata imbarellata e trasportata al Rifugio Auronzo, dove è stata consegnata ai soccorritori della Guardia di finanza. L’elicottero è quindi tornato in vetta per riportare a valle, in due rotazioni, anche i quattro compagni rimasti sulla cima.

Il cordoglio

La notizia della scomparsa di Pillitteri ha suscitato un profondo cordoglio tra amici e conoscenti. Alpinista esperto, con un amore sincero per la montagna, aveva maturato questa passione negli ultimi dieci anni, affrontando le proprie sfide con le vette con grande attenzione e rispetto. Pillitteri lavorava nel settore finanziario, e divideva il suo tempo tra l’Italia e gli Stati Uniti, dove si recava spesso per lavoro.

Il 52enne di Padenghe lavorava nella finanza e viaggiava spesso negli States - © www.giornaledibrescia.it
Il 52enne di Padenghe lavorava nella finanza e viaggiava spesso negli States - © www.giornaledibrescia.it

Nonostante gli impegni professionali, trovava sempre modo di ritagliarsi spazio per le sue ascensioni. Sui suoi canali proponeva quasi esclusivamente splendidi panorami montani di tutto l’arco alpino, ma anche il lago di Garda, fotografato dell’alto del monte Baldo.

La passione per l’alpinismo

L’alpinismo, per il 52enne, era un dialogo intimo con la natura, una ricerca di equilibrio tra l’attrazione per le vette e il rispetto per la loro imprevedibilità. Lo testimonia uno dei suoi ultimi post sui social di soli tre giorni fa, con una fotografia che ritrae proprio le tre cime di Lavaredo, accompagnato da un pensiero intenso e nostalgico, una citazione del brano degli U2 «Until the End of the World»: «Ho baciato le tue labbra e ho spezzato il tuo cuore - ha scritto -, agivi come se fosse la fine del mondo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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