Tragedia in A21, primi morti sulla strada del 2024: l’anno scorso 61 vittime

Marito e moglie coinvolti nel maxi tamponamento sono le prime vittime di questo nuovo anno
Lo schianto sulla Sp510 costato la vita al 48enne Renato Nicolacci © www.giornaledibrescia.it
Lo schianto sulla Sp510 costato la vita al 48enne Renato Nicolacci © www.giornaledibrescia.it
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Dietro ogni incidente stradale ci sono nomi, volti. Ci sono storie e legami, che nei casi più drammatici vengono brutalmente spezzati. I freddi numeri non spiegano il dolore che si cela dietro ogni croce, ma servono per inquadrare il fenomeno, che in provincia di Brescia si presenta ogni anno in maniera spietata: l’anno scorso sono state registrate 61 vittime. Nel 2022, invece, 66.

Pietro Pelucchi e Antonella Mombelli, marito e moglie di Pontevico che ieri mattina hanno perso la vita nel terribile incidente stradale in A21, sono le prime due vittime del 2024. In realtà pochi giorni fa, il 25 gennaio ad Agnosine, in Valsabbia, a seguito di un frontale, è morto Cesare Bacca, 43 anni residente a Salò ma originario di Sarezzo. L’uomo, però, deceduto poco dopo in ospedale, avrebbe accusato un malore prima del sinistro.

Nel 2023, per quanto concerne questa drammatica statistica (stilata dall’associazione Condividere la strada della vita), il mese «nero» è stato agosto, con ben 8 morti sulle strade della provincia di Brescia. La maggior parte delle persone che hanno perso la vita sono uomini: 51 contro 10 donne. La fascia d’età più colpita, con 31 vittime, è quella tra i 35 e i 64 anni; un solo minorenne, a differenza del 2022, quando ne sono morti 3. Un altro dato che fa riflettere riguarda i mezzi di trasporto: 24 i motociclisti deceduti (lo stesso numero degli automobilisti); nel 2022 erano 9. 

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