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Bimbo caduto in piscina, Rovato dice addio al piccolo Michael

Dopo due giorni di agonia, i medici hanno dichiarato il decesso del bambino annegato venerdì a Castrezzato: sono molte le domande a cui gli inquirenti stanno cercando di dare risposta
La piscina dove è avvenuta la tragedia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
La piscina dove è avvenuta la tragedia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Si sono stretti l’uno all’altra pregando con tutte le loro forze, auspicando in un miracolo. Hanno sperato fino all’ultimo istante che il loro bambino riaprisse gli occhi, che dal letto dell’ospedale dove era ricoverato riconoscesse mamma e papà e che magari, con la voce sottile che hanno i bambini al risveglio il mattino, li chiamasse per un abbraccio. Ma quella speranza, profonda e flebile allo stesso tempo, si è spezzata ieri pomeriggio, quando i medici dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo hanno dichiarato il decesso del piccolo Michael, il bambino di quattro anni che venerdì pomeriggio era caduto nella piscina del parco acquatico di Castrezzato.

Le condizioni del piccolo di Rovato, che il 1° novembre avrebbe compiuto cinque anni, erano parse fin da subito drammatiche. Anzi, disperate, tanto che a Rovato, Castrezzato e Castelcovati, paese di origine del padre, già sabato pomeriggio era circolata la notizia del decesso. Solo voci, che purtroppo ieri si sono concretizzate in tutta la loro drammaticità, lasciando nel dolore non solo la famiglia, ma anche le due comunità a cui era legato.

La dinamica

L'ingresso verso il parco acquatico - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
L'ingresso verso il parco acquatico - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it

Venerdì pomeriggio Michael era andato con il papà a fare il bagno alle piscine a Castrezzato – a quanto pare un parco frequentato dalla famiglia –, mentre la mamma era al lavoro. Uno dei modi più belli, specialmente per i bambini che amano l’acqua, di trascorrere un pomeriggio caldo e afoso.

Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri della stazione locale, che stanno lavorando con il supporto dei colleghi del Reparto Operativo provinciale, il bambino si sarebbe allontanato senza che il padre se ne accorgesse. Come sia successo al momento rimane un mistero e non sarà semplice ricostruire esattamente quei momenti. Quello che nessuno dei presenti potrà dimenticare sono le urla disperate delle persone, che hanno visto il corpicino del bambino galleggiare a pancia in giù nella piscina con al centro una roccia. Prima alcuni bagnanti e poi i bagnini della struttura si sono tuffati per cercare di salvare il piccolo.

I soccorsi

Immediatamente sono scattati i soccorsi. Il bimbo è stato adagiato sul piano della vasca e si sono avviate le manovre di rianimazione: prima da parte del personale del parco e poi con l’intervento di medici e infermieri arrivati con l’elisoccorso. I tentativi hanno permesso di tenere accesa la speranza e si è deciso il trasferimento d’urgenza in volo all’ospedale di Bergamo dove il bimbo è stato ricoverato in terapia intensiva pediatrica. Fino a ieri, quando è deceduto.

Sono tante le domande a cui gli inquirenti proveranno a dare delle risposte certe. Innanzitutto come abbia fatto a entrare in piscina, quanto tempo sia rimasto sotto acqua e perché nessuno si sia accorto prima di quel bambino. Nell’ambito dell’inchiesta del pm di Brescia Caty Bressanelli, nelle prossime ore i carabinieri ascolteranno i genitori del bambino e i bagnini presenti al momento della tragedia nel parco acquatico gestito da una società privata. Da valutare eventuali profili di responsabilità in un dramma figlio anche della fatalità.

Sgomento

Tutta Rovato, la cittadina di residenza della famiglia, ha sperato in un esito diverso. Che fosse possibile un finale che non fosse drammatico, di quelli che segna nel vivo della carne genitori, famigliari e amici, ma in maniera più estesa un'intera comunità. La scomparsa del piccolo è un duro colpo per tutta la capitale della Franciacorta.

A farsi interpretare della vicinanza di tutta la comunità rovatese alla famiglia è il primo cittadino, Tiziano Belotti: «A nome di tutta Rovato, come Comune ci stringiamo attorno alla famiglia colpita da questa tragedia. Conosciamo i genitori, molto giovani, entrambi lavoratori e fortemente legato al piccolo. Un bambino dolcissimo, vivace e allegro come sanno essere i più piccoli a quell'età».

Il padre del bambino, la cui famiglia è originaria di Castrezzato, era presente nel centro acquatico teatro dell'annullamento. La mamma, invece, di origini marocchine, si trovava al lavoro ed è arrivata sul posto nel giro di pochi minuti, non appena ricevuta la notizia. Mamma, papà e piccolo, che avrebbe compiuto 5 anni un autunno, vivono assieme in un appartamento nel quartiere di CapoRovato, in via Lorenzo Gigli, dove nella serata di ieri, domenica, si respirava un clima di composta e discreta vicinanza alla giovane coppia segnata dal lutto. In molti attendono, a Rovato, il via libera delle autorità giudiziarie per sapere quando, e in che forma, dare l’ultimo saluto a una piccola vita volata via troppo presto, in pochi secondi di un inizio d'estate.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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