Tradizione sul Garda: la storica Fiera delle cipolle rivive a Gargnano
Salto indietro di 80 anni stamattina a Gargnano dove è andata in scena la storica Fiera delle cipolle che dall’Ottocento fino agli anni Cinquanta è stata riferimento per la gente dell'Alto Garda. Una festa antica, che racconta di usanze e sapori ormai dimenticati e che torna a vivere, rinnovando una tradizione che ha radici antiche.
Un tempo aveva luogo in occasione della Fiera di san Giacomo, che si celebra nella giornata del 25 luglio. Quest’anno è stata rievocata stamattina, in collaborazione con il Comune veronese di Brenzone. Come accadeva un tempo, proprio da Brenzone sono arrivate a Gargnano una decina di barche, con a bordo anche il sindaco del centro veronese Paolo Formaggioni e la banda cittadina, per rievocare gli antichi commerci via lago, come accadeva fino agli anni Cinquanta in occasione della fiera delle cipolle. Dal monte scendevano con gli asini per acquistare maialini, sale e farina e per vendere castagne e carbone.
Un tempo era un appuntamento molto partecipato, imperdibile per la gente di tutta la Riviera e della Valvestino. La tradizione voleva che venissero acquistate proprio in contrada Calino di Gargnano certe particolari cipolle, rosse e molto grosse, per confezionare un «sisàm» perfetto con le alborelle essiccate, da molti considerato il piatto tipico del Garda settentrionale, cucinato con una particolare variante agrodolce dai pescatori di Brenzone».
La rievocazione è stata animata dal Coro di Monte Pizzocolo, da un’esposizione di prodotti tipici – dall’olio extravergine di Gargnano al limoncello – e da rievocatori e figuranti in costumi d’epoca.
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