Torre della Pallata, al via i lavori di restauro del lotto finale

La Redazione Web
Verrà sistemata la torretta rinascimentale, costruita nel 1462: l’intervento prevede una spesa complessiva di 408.945 euro
La Torre della Pallata restaurata - Foto © www.giornaledibrescia.it
La Torre della Pallata restaurata - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Sono iniziati i lavori dell’ultimo lotto delle opere di restauro della Torre della Pallata. Quest’ultima fase sarà dedicata al restauro e al consolidamento strutturale della torretta rinascimentale, costruita nel 1462. Questa parte dell’edificio è caratterizzata da una muratura in mattoni, analoga a quella della merlatura della torre sottostante restaurata in precedenza.

Diversamente dalla porzione medievale della torre, la torretta rinascimentale non è stata realizzata con il Medolo (pietra particolarmente problematica), ma la sua conformazione alta e snella, la espone comunque a problemi strutturali che la rendono vulnerabile dal punto di vista sismico. 

Gli interventi

In sintesi, questi saranno gli interventi. Prima di tutto il restauro conservativo (pulitura, consolidamento e protezione) delle murature in laterizio della torretta rinascimentale. La sequenza di intervento sarà la stessa dei lavori già eseguiti sulle murature delle merlature, dal momento che si tratta di elementi simili per caratteristiche costruttive, materiali e stato di conservazione: trattamento biocida e pulitura, trattamento dei giunti di malta e delle stuccature, consolidamento degli mattoni particolarmente degradati e protezione finale delle superfici.

Dopodiché ci sarà il restauro conservativo degli elementi metallici della torretta rinascimentale che riguarderanno anche la copertura sommitale a cupola, rivestita da lastre di rame.

Verrà sistemata anche la pavimentazione in lastre di pietra calcarea bianca di Rezzato della terrazza sommitale della torre medioevale. Poiché la pavimentazione versa in condizioni di forte degrado (le fratture riguardano infatti la maggior parte delle lastre) sarà necessario effettuare un restauro sul posto che consisterà nella pulitura delle superfici e nella sistemazione di stuccature e di eventuali lacune.

Ci saranno quindi la ristrutturazione del volume che protegge la scala di accesso alla terrazza; il posizionamento di una incastellatura metallica che sosterrà la torretta rinascimentale, collegandola alla sottostante porzione medioevale (intervento antisismico); il posizionamento di una nuova pavimentazione con inserti in vetro che renderà accessibile la terrazza sommitale lasciando comunque visibile, in alcuni punti, la pavimentazione storica; il posizionamento di un parapetto in acciaio dotato di rete metallica attorno alla parte più esterna della torre per consentire l’accesso in sicurezza dei visitatori; e il posizionamento di serramenti in ferro e in vetro per chiudere le feritoie e le finestre presenti su tutta la Torre della Pallata per impedire l’ingresso degli uccelli.

Il costo dei lavori

L’intero procedimento sarà seguito dall’Unità di progetto «Completamento Pinacoteca Riqualificazione Castello e Patrimonio Monumentale» del Comune di Brescia che assisterà i professionisti nelle fasi operative. L’intervento prevede una spesa complessiva di 408.945 euro, mentre la fine dei lavori è prevista per il mese di dicembre 2025. Quest’ultimo lotto di lavori completa un iter avviato nel 2008, quando erano stati effettuati studi sulle criticità principali dell’edificio. La prima di queste due fasi, suddivisa in tre lotti che sono stati eseguiti contemporaneamente, si è conclusa nel 2023 e ha riguardato le facciate della porzione medioevale della torre.

Le due fasi temporali dell’intervento

La decisione di suddividere l’intervento in lotti successivi ha tre motivazioni. La prima è tecnica ed è dovuta alla necessità di verificare l’efficacia dei lavori sulla torre di base, essenziale per poi proseguire con le fasi di consolidamento delle parti più alte della torre campanaria. Una motivazione economica è legata, invece, al bisogno di evitare che le installazioni fisse di cantiere, come i ponteggi o l’elevatore, costituissero un onere legato al noleggio degli stessi nei mesi di inattività e monitoraggio. La terza e ultima motivazione è pragmatica, per evitare di occupare spazi pubblici e creare disagi ai cittadini per tempi troppo lunghi, soprattutto alle persone residenti nei pressi della Torre.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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