Tagli ai contributi per chi assiste persone con disabilità: «Pronti a manifestare»

Carlo Fiori dell'Uildm consegna la lettera delle associazioni alla ministra Locatelli - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
Carlo Fiori dell'Uildm consegna la lettera delle associazioni alla ministra Locatelli - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
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Famiglie e associazioni di disabili, per mano di Carlo Fiori, consigliere nazionale Uildm (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare), hanno consegnato ieri nelle mani della ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli, presente a Brescia, una lettera – sottoscritta da una trentina di realtà – in cui esprimono «grande preoccupazione sull’applicazione del Piano nazionale per la non autosufficienza in Lombardia: se entro il primo giugno non ci saranno modifiche sostanziali alla delibera di fine anno, migliaia di persone con necessità altissime di sostegno vedranno ridursi in maniera drastica il contributo economico a supporto dell’impegno dei propri caregiver familiari e con la certezza di non poter accedere, in alternativa, ai servizi di assistenza domiciliari e di sollievo, personalizzati e non standardizzati».

Scrivono: «Scenderemo in piazza per difendere i nostri diritti. Lo faremo se entro il 29 febbraio non riceveremo impegni certi rispetto alla sostanziale modifica della delibera regionale manifestando sotto palazzo Lombardia a Milano».

«Le associazioni sottoscrittrici del comunicato, dopo il respingimento della mozione che chiedeva l’annullamento dei tagli nel corso della seduta del consiglio regionale del 16 gennaio e delle lettere inviate sia al ministero delle Politiche sociali che all’assessorato regionale competente, non hanno ricevuto alcun impegno/rassicurazione/notizia, da parte di alcuno né sulla eventuale richiesta di proroga della attuazione del Piano nazionale non autosufficienza, né tantomeno sulla implementazione dei fondi regionali che consentirebbero di annullare i tagli medi dei contributi del 32% per la misura B1 (con punte del 47%) e del 75% per la misura B2 per i caregiver, previsti dal prossimo 1 giugno 2024, che avrebbero conseguenti devastanti sulla quotidianità delle famiglie». 

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