L’avvocato Scapaticci: «Il mio studio legale aperto 24 ore su 24»

Lo scopo dichiarato dal penalista bresciano non è solo quello di offrire un servizio in più all’utenza, ma anche un’opportunità ai giovani colleghi
L'avvocato Alberto Scapaticci © www.giornaledibrescia.it
L'avvocato Alberto Scapaticci © www.giornaledibrescia.it
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«Il crimine non va in vacanza e nemmeno a dormire. Se non altro non nelle ore in cui di solito si dorme. Di un avvocato le persone possono aver bisogno a ferragosto, il giorno di Natale, ma anche alle due o alle tre di notte. Penso a chi si trova a dover fronteggiare un’accusa, ma anche ad una potenziale vittima di reato. Così ho immaginato di aprire uno studio, il mio studio, 24 ore su 24, sette giorni alla settimana».

L’idea e le parole sono dell’avvocato Alberto Scapaticci, decano dei penalisti bresciani. «A partire da oggi – ha spiegato nel corso della conferenza stampa indetta nel suo studio – il telefono del nostro studio risponderà alle chiamate anche di sabato, di domenica e di notte e nel periodo delle vacanze. Oltre al sottoscritto ci saranno quattro avvocati pronti ad offrire il loro supporto legale».

Perché? «Non sono un benefattore e non voglio passare per tale, ma sono semplicemente innamorato del mio lavoro, che non mi ha tradito mai. Ritengo che la nostra professione –prosegue Scapaticci – sia anche un servizio al cittadino e che il cittadino possa avere bisogno di noi in qualsiasi momento della giornata e della nottata, non solo durante l’orario d’ufficio».

Pronto intervento

L’avvocato ha immaginato una sorta di pronto intervento. Un numero di emergenza. «Più una farmacia, di quelle aperte 24 ore su 24, che un pronto soccorso per i casi più urgenti. Per quelli ci sono gli avvocati d’ufficio ed è giusto così». Lo scopo dichiarato dal penalista non è solo quello di offrire un servizio in più all’utenza, ma anche un’opportunità ai giovani colleghi. «Quando ho iniziato la professione – ha spiegato l’avvocato – non esistevano i telefonini. I carabinieri all’epoca erano autorizzati agli interrogatori e ti chiamavano nel cuore della notte e svegliavano tutta la famiglia. Le volte che mi sono alzato, vestito, sono salito in macchina per attraversare la provincia non si contano. Ma sono anche quelle che mi hanno formato. E che credo possano formare tantissimi giovani che hanno iniziato questa professione e che a questa professione possono dare tanto. Il mio progetto, quest’idea è dedicata anche a loro».

I giovani avvocati dello studio, insieme al loro dominus, si alterneranno nella reperibilità notturna e festiva. «Nei casi più delicati i miei colleghi si consulteranno con me» assicura Scapaticci. «Il servizio è pensato non solo per chi potrebbe essersi messo nei guai con la legge, ma anche per chi potrebbe aver subito un reato, per una potenziale vittima che ha bisogno di una mano. Faccio presente che certe caserme dopo una certa ora non rispondono più. E che certe urgenze non possono attendere. Non guardano in faccia all’orologio e al calendario». Non è un modo per farsi pubblicità? «Non lo faccio per lodarmi – conclude l’avvocato Scapaticci – ma solo per comunicare l’attivazione di un servizio che ritengo utile, necessario e in ogni caso non certo vietato dalla legge e dal codice deontologico». 

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