Strage piazza Loggia: diari, reperti e foto riempiono la memoria con il «Collection day»

Nel 50° anniversario, sono numerosi i lettori che continuano a scrivere a piazzaloggia50@giornaledibrescia.it per condividere il loro personalissimo ricordo con Casa della Memoria e con il Giornale di Brescia
Una storica immagine dei soccorsi dopo la strage di piazza Loggia - © www.giornaledibrescia.it
Una storica immagine dei soccorsi dopo la strage di piazza Loggia - © www.giornaledibrescia.it
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C’è chi ha ripescato il suo ricordo dal cassetto della memoria. Chi dal cassetto, uno di quelli in legno, colla e chiodi, ha tirato fuori il diario di quei giorni. «PiazzaLoggia50», l’iniziativa voluta da Casa della Memoria in collaborazione con il Giornale di Brescia in vista del cinquantesimo anniversario della Strage del 28 maggio del 1974, prosegue e lo fa con successo.

A poco più di un mese dal lancio del Collection day che si pone come obiettivo la raccolta non solo di ricordi personali, ma anche di foto, filmati, documenti, scritti, reperti e di tutto quello che possa testimoniare l’epoca e il contesto in cui maturò la Strage di Piazza della Loggia e i giorni che ne seguirono, sono numerosi i lettori che continuano a scrivere a piazzaloggia50@giornaledibrescia.it per condividere il loro personalissimo ricordo con Casa della Memoria, che immagina un’esposizione con tutto il materiale pervenuto, e con il Giornale di Brescia, che pubblicherà tutti i contributi.

Nei giorni scorsi, da Gavardo, sono arrivate le pagine del diario scritte tra il 28 maggio e il 19 giugno del 1974 dalla professoressa Maria Claudia Bellucci. Pagine dalle quali emerge il clima del tempo, lo stato di estrema preoccupazione di chi l’ha respirato e vissuto in prima persona. «Caro diario - scrive proprio il 28 maggio la professoressa che allora viveva a Salò e stava preparando l’ultimo esame universitario - stamattina è successo un fatto spaventoso a Brescia: in piazza Loggia, durante una manifestazione per gli ultimi avvenimenti per la cellula fascista scoperta in città, è scoppiata una bomba. I morti finora sono a 6, e circa 50 i feriti. Mio Dio è terribile. Anche a Brescia ora cominciano queste cose orribili! Dove andremo a finire? Chi ci salverà?». «Probabilmente - prosegue il diario della prof. testimoniando lo spirito dell’epoca - stasera ne parlerà anche la tele, come già ne hanno parlato la radio e alcune auto con altoparlanti qui a Salò».

Chi vuole aggiungere il suo contributo a quello della professoressa Bellucci, chi vuole trasformare la propria scheggia di memoria in un tassello della memoria collettiva, non deve fare altro che scrivere un email a piazzaloggia50@giornaledibrescia.it con il proprio ricordo, oppure allegando i documenti, le immagini, i filmati dell’epoca, ma anche le fotografie dei reperti che si sono conservati e che si intendono mettere a disposizione del Collection day, insieme ovviamente alle generalità e ai recapiti, anche telefonici. Un comitato scientifico composto da rappresentanti di Casa della Memoria e del Giornale di Brescia valuterà il materiale pervenuto e se di interesse contatterà chi l’ha messo a disposizione.

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