Strage di piazza Loggia, incontri e un nuovo sito internet per il 50esimo

Un nuovo sito internet ed un ricco ciclo di incontri per celebrare mezzo secolo della bomba di piazza Loggia
La lapide in piazza Loggia per ricordare il 28 maggio 1974 - Foto © www.giornaledibrescia.it
La lapide in piazza Loggia per ricordare il 28 maggio 1974 - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Tenere viva la memoria di chi c’era. Alimentare la conoscenza di chi è venuto dopo. È da sempre questa la missione di Casa della Memoria. A poco meno di due mesi dal cinquantesimo anniversario della strage di piazza della Loggia, della bomba che uccise otto persone, ne ferì altre 102 e segnò profondamente la storia di Brescia e di tutta Italia, possibilmente lo è ancora di più.

A questi obiettivi è ispirata la programmazione delle prossime settimane: il ciclo di incontri che prenderà il via domani e il nuovo sito internet dedicato integralmente al 50esimo. Sono stati presentati entrambi in sala giunta a palazzo Loggia: ospiti della sindaca Laura Castelletti c’erano Manlio Milani, presidente dell’associazione familiari caduti della strage di piazza Loggia; il consigliere provinciale Filippo Ferrari; l’assessore comunale Marco Fenaroli e Luca Borsoni, dell’omonimo studio cui si deve l’ideazione del nuovo portale internet.

Il ciclo di incontri

A chi c’era e alla sua reazione è dedicato l’appuntamento in programma domani nell’auditorium San Barnaba di corso Magenta, a partire dalle 18. Attorno allo stesso tavolo siederanno sindacalisti che vissero in prima persona l’epoca delle stragi, respirarono il clima che l’aveva generata, condivisero la risposta che riuscì ad arginarla. L’uno al fianco dell’altro, come un tempo, ci saranno Sergio Cofferati, Sergio D’Antona e Luigi Angeletti, gli ex segretari di Cgil, Cisl e Uil. Introdotti da Ettore Fermi, che all’epoca della strage era presidente del comitato unitario permanente antifascista, discuteranno del ruolo che il sindacato svolse nella difesa delle istituzioni. Ai loro interventi seguiranno le testimonianze di Rosangela Comini, Carlo Borgomeo, Gianbattista Tirelli, Giorgio Leali, Bruna Franceschini. L’appuntamento, il primo dei cinque dei quali si compone il ciclo, per dirla con le parole di Manlio Milani vuole mettere l’accento sul ruolo del sindacato, a partire dagli istanti immediatamente successivi allo scoppio. «A tenere la barra dritta, ad impedire che la provocazione andasse a segno e sortisse gli effetti desiderati da chi l’aveva pensata – ha spiegato il presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage – fu proprio il sindacato. Se la risposta fu collettiva, condivisa, democratica e non violenta, a partire dagli istanti immediatamente successivi allo scoppio, grande merito va riconosciuto al sindacato».

A partire dal 9 aprile nella Sala del Camino di via San Martino della Battaglia (nella sede dell’ex Corte d’appello) si ripercorreranno i tre giorni vissuti dalla città, attraverso l’analisi della psicoterapeuta Adelaide Baldo e dal giornalista Massimo Tedeschi. Il 18 aprile, sempre alle 18, monsignor Giacomo Canobbio e lo storico Giovanni Mario Ceci, coordinati da Emilio Del Bono, affronteranno il rapporto tra la strage e il mondo cattolico; mentre il 7 maggio alla stessa ora, l’ex presidente della Corte d’appello Claudio Castelli e l’avvocato di parte civile Federico Sinicato, coordinati dal professore Carlo Alberto Romano affronteranno la questione giudiziaria, il ruolo dei processi per la storia, il peso dei servizi segreti e delle polizie nell’accertamento della verità.

Il 16 maggio ad ospitare l’ultima puntata del ciclo sarà il Salone Vanvitelliano di palazzo Loggia. A partire dalle 17,30 la sindaca di Brescia Laura Castelletti, la vicesindaca di Milano Anna Scavuzzo e quella di Bologna Emily Marion Clancy, amministratrici di tre città attraversate dalla strategia della tensione, discuteranno del ruolo che hanno le città che amministrano nella difesa democratica e nella salvaguardia della memoria.

Il sito e l’immagine

Ad alimentare la conoscenza di chi non c’era, per consentire un futuro alla memoria, è ispirata l’altra iniziativa: il sito internet. Il portale contiene tutte le iniziative in programma con tutti gli aggiornamenti in tempo reale. È stato elaborato dallo studio Borsoni. «Una storia ancora da raccontare. La storia di una bomba e dei suoi effetti» si legge non appena la pagina finisce di caricare.

«L’obiettivo – ha spiegato Borsoni – è quello di avvicinare a questa storia le generazioni più giovani e di farlo attraverso la semplificazione digitale. Abbiamo pensato di mettere a disposizione i contenuti audio, video, i libri, i documenti e di farlo attraverso strumenti con i quali le giovani generazioni hanno maggiore confidenza. Abbiamo immaginato di farlo non solo con il sito, ma anche attraverso canali social che attiveremo nelle prossime settimane».

Allo studio Borsoni si deve anche l’elaborazione del visual che accompagnerà le celebrazioni. Si tratta di un’immagine che riporta le lancette della storia a cinquant’anni fa. Una foto in bianco e nero in cui all’indice c’è la breccia aperta dall’esplosivo nel colonnato di piazza Loggia. Eloquente il messaggio: «Una strage ancora da raccontare. Una città. Una bomba. La risposta democratica dei suoi cittadini». 

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