CronacaBassa

Sospensioni e polemiche: è bufera in Consiglio comunale a Chiari

Andrea Facchi
Momenti di tensione in aula: al momento di affrontare l’ultimo punto all’ordine del giorno manca il numero legale
Il municipio è stato teatro di accese polemiche - © www.giornaledibrescia.it
Il municipio è stato teatro di accese polemiche - © www.giornaledibrescia.it
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Sospensioni, polemiche e la mancata discussione di un punto all’ordine del giorno per la mancanza del numero legale: non ha certamente avuto un andamento lineare l’ultimo Consiglio comunale di Chiari prima delle elezioni amministrative.

Il primo stop arriva praticamente subito. La prima richiesta di sospensione giunge quindi da FdI e Lega (minoranza), che chiedono l’anticipo del punto sul rendiconto di gestione 2023: «Non capendo gli equilibri di maggioranza - spiega a posteriori Gabriele Zotti - e avendo a cuore il bilancio, abbiamo chiesto l’anticipo di questo punto per garantire il numero legale. Non volevamo che qualcuno di loro uscisse e non consentisse la discussione di questo punto».

La richiesta di anticipo del punto sul rendiconto è quindi accolta dopo essere stata messa ai voti dei consiglieri presenti. A questo punto ecco però una nuova richiesta di sospensione tecnica da parte della presidente del Consiglio comunale, Laura Capitanio: in questo momento è però parte della minoranza (Roberto Campodonico e Zotti) che abbandona l’aula. Una decisione poi chiarita sempre da Zotti: «Non abbiamo condiviso la posizione non democratica della presidente. Per garantire il numero legale, in minoranza, è rimasta Iris Zini».

I conti

Tra le polemiche, quindi, ecco il via alla discussione. «Chiudiamo - ha dichiarato il vicesindaco, Maurizio Libretti - con una valutazione positiva. La gestione finanziaria è stata positiva, con un avanzo di amministrazione di 2,1 milioni. Lasciamo alla prossima Amministrazione un bilancio sano».

Alcune polemiche sono poi arrivate dal consigliere indipendente Ermanno Pederzoli: «Sono perplesso, nonostante il buon lavoro dell’Amministrazione, dell’ammontare dell’avanzo di amministrazione, secondo me esagerato». E se le discussioni non sono mancate anche sull’aggiornamento del piano finanziario del servizio rifiuti e sulle tariffe Tari per il 2024, la seduta pareva poi andare verso la sua regolare conclusione. Ma così non è stato. Al momento di affrontare l’ultimo punto all’ordine del giorno (l’aggiornamento del piano di Procivil) manca il numero legale. Usciti dall’aula anche Zini e Pederzoli, il sipario sulla seduta cala in anticipo.

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