Sicurezza, un anello di controllo per Brescia: in arrivo oltre 65 telecamere per schedare le auto

Le prime 27 attive entro primavera: il «cervellone» nazionale di Napoli elabora i dati in pochi secondi
Telecamere di sorveglianza - © www.giornaledibrescia.it
Telecamere di sorveglianza - © www.giornaledibrescia.it
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Il bersaglio principale sono le auto rubate, senza assicurazione o inserite in una speciale «black list», quella che racchiude l’identikit di ricercati, ma anche i dati di bande, rapine e colpi grossi. C’è la sicurezza dei cittadini al centro del progetto in tre step che, attraverso un investimento complessivo che sfiora i due milioni di euro, realizzerà a Brescia una sorta di «anello di controllo». Oltre 65 «telecamere intelligenti» saranno infatti installate ai varchi d’ingresso e di uscita del capoluogo, andando ad aggiungersi e ad integrarsi alla rete di videosorveglianza già in funzione, ad oggi composta da 269 occhi elettronici, uno ogni 330 metri.

Sistema integrato 

I nuovi apparecchi - spiega l’assessore alla Sicurezza Valter Muchetti - saranno integrati con il programma «Targa system-Scntt», acronimo che sta per Sistema centralizzato nazionale targhe e transiti, un «cervellone» situato a Napoli e gestito dal Ministero dell’Interno. È lo stesso dicastero che ha finanziato il progetto del Comune con 168mila euro, mentre il resto dell’investimento - già a bilancio - è direttamente in capo alla Loggia. «Grazie alla videosorveglianza - assicura Muchetti - c’è una riduzione del 30% dei furti: i malviventi infatti arrivano prevalentemente da fuori Brescia».

Varchi d’ingresso

Il primo lotto di queste super telecamere entrerà in funzione a partire dalla primavera. Si tratta di 18 portali composti da 27 telecamere: «Ci stiamo lavorando dalla fine del 2018, poi a causa di un contenzioso legato all’appalto della ditta si è arrivati ad oggi» precisa l’assessore. Alla fine di gennaio è stato ultimato il collaudo e in queste settimane sono in corso le ultime verifiche tecniche.

Questa prima fase si concentrerà sulle direttrici principali: via Valcamonica, via Triumplina, via Orzinuovi, viale Sant’Eufemia e tangenziale ovest, intercettando così oltre 104mila veicoli in transito, circa il 50% di quelli che quotidianamente entrano a Brescia.

La fase due scatterà invece il prossimo anno, con l’accensione di altre 28 telecamere distribuite lungo 22 portali: «Brescia Mobilità sta mettendo a punto il progetto esecutivo ed entro la fine dell’anno procederà con la gara: se tutto andrà bene, verranno installate la prossima primavera. Seguirà lo stesso iter il terzo lotto di questi «varchi speciali».

Come funziona

Ma come funziona, in pratica, questo «anello di controllo»? Le varie componenti del sistema - le telecamere della polizia municipale, la centrale operativa, il server posizionato in Questura, il centro elaborazione di Napoli - avranno il compito di monitorare le targhe di tutti i veicoli che entrano o escono dalla città, in modo da individuare immediatamente eventuali veicoli sospetti, rubati, non revisionati o segnalati dagli uffici di polizia. Il circuito bresciano entrerà così a fare parte integrante di una enorme banca dati a livello nazionale, nella quale già ora confluiscono i sistemi periferici di videosorveglianza di varie città e le relative informazioni acquisite. Il sistema genera in tempo reale un allarme ogni volta che viene intercettato un veicolo la cui targa è presente nelle banche dati del «cervellone» e, nell’arco di pochi secondi, trasmette le informazioni a livello locale. Una volta che tutti gli impianti di lettura targhe saranno collegati tra loro (anche la Provincia intende, ad esempio, riversare i propri dati nel progetto della Loggia), si potrà tracciare un veicolo su tutto il territorio nazionale, nonché monitorare i vari spostamenti.

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