Cronaca

Sicurezza sul lavoro, Metra punta sul teatro con le storie delle vittime

Angela Dessì
«A chi esita», attraverso una serie di monologhi, racconta la storia delle vittime, dirette o indirette
Una delle sedi Metra © www.giornaledibrescia.it
Una delle sedi Metra © www.giornaledibrescia.it
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E poi c’è chi la cultura della sicurezza la fa …. sul palcoscenico. È il caso di Metra, che a marzo dell’anno scorso ha portato all’interno dello stabilimento la rappresentazione teatrale collaudata in tutta Italia (ed anche fuori dai confini nazionali) dalla compagnia Rossolevante dal titolo «A chi esita».

L’idea alla base dell’iniziativa, fortemente voluta Enrico Zampedri, alla guida del gruppo che conta oltre 1.400 dipendenti, ben 10 stabilimenti produttivi in 3 Paesi ed ha il suo quartier generale a Rodengo Saiano, è stata dunque quella di spingere sulla leva anche emozionale, oltre che su quella formativa. Oltre 300 le persone presenti alla messa in scena, che portava con sé un messaggio forte e chiaro. «A chi esita», attraverso una serie di monologhi, racconta infatti la storia delle vittime, dirette o indirette, della mancanza di una vera cultura della sicurezza, sul lavoro come in tutti gli altri ambienti della nostra vita. Un monito, dunque, e anche uno stimolo a non abbassare mai la guardia. E a chi esita, a chi non crede e non si spende per la sicurezza a trecentosessanta gradi, un urlo: non aspettarti nessuna risposta oltre la tua! Prendi posizione, schierati, agisci, non stare a guardare. Cambia ciò che va cambiato. Ognuno di noi può essere portatore di sicurezza. Ora. Perché oltre le statistiche e i numeri ci sono sempre persone.

Lo spettacolo, apprezzatissimo da dipendenti e famiglie, è stato solo uno dei tasselli del percorso di sollecitazione sul tema, accompagnato da formazione interna e da un vero e proprio decalogo sulla sicurezza, oltre che da una importante riflessione su come la sicurezza sia appannaggio fondamentale di ogni ambiente di vita individuale, dalla casa al tempo libero sino allo sport e ai tragitti automobilistici.

Un modo diverso per scavare nel profondo dei meccanismi alla base delle nostre scelte, offrendo una galleria di storie e personaggi esemplari, per mostrare che l’attenzione e la responsabilità non sono solo un fatto personale, ma un imperativo etico che dobbiamo sempre tenere a mente.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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