Quali requisiti deve avere una galleria per essere sicura

Impianti di ventilazione, sensori, vie di fuga: ecco come vengono progettati e controllati i tunnel stradali. In Italia ce ne sono più di duemila e le metà ha più di 30 anni
L'interno di una galleria tra Perugia e Ancona - Foto Anas/www.stradeanas.it
L'interno di una galleria tra Perugia e Ancona - Foto Anas/www.stradeanas.it
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Quando entriamo in una galleria in automobile, diamo per scontato che sia sicura. Succede spesso in questo periodo estivo, con i grandi esodi per raggiungere le località delle vacanze che ci portano a percorrere itinerari su e giù per il Paese. Negli 8.006 chilometri di autostrade e 27.259 chilometri di strade statali gestiti in Italia da Anas (Azienda autonoma delle strade), si contano 2.179 gallerie. E sono una piccola parte, se si considera che in tutta la penisola ci sono 840mila chilometri di strade.

Le gallerie in Italia

Un dettaglio non da poco: oltre la metà dei tunnel stradali italiani ha più di 30 anni. Questo significa che c’è parecchio lavoro da fare non solo per la manutenzione, ma anche per adeguare le strutture ai nuovi standard di sicurezza, messe nero su bianco un paio di mesi fa. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto 20 giugno 2025, è stata diffusa la Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costrizione e l’esercizio delle gallerie stradali più lunghe di 500 metri e che non appartengono alla Ten-T (Trans-europea dei Trasporti, che comunque in Italia è l’1% della rete stradale).

Le gallerie stradali nel nostro Paese sono molto numerose e molto varie, anche a causa della conformazione orografica del territorio, ricco di montagne, colli, valichi. Alcune sono lunghe pochi metri, altre svariati chilometri: la più imponente è quella del Fréjus al confine con la Francia (12.895 metri, inaugurata nel 1980 e con la seconda canna che risale al 2025) seguita dalla galleria del Monte Bianco (11.611 metri, 1965). In Italia ci sono anche la galleria a due canne (Gran Sasso d’Italia, 10.176 metri) e quella a tre corsie (Galleria Santa Lucia, 7.724 metri) più lunghe d’Europa.

Non sono solo questi «giganti» a necessitare di attenzione, ma anche i tunnel lungo vie comunali e provinciali.

Un patrimonio da monitorare

Ma cosa rende davvero sicuro un tunnel, e cosa succede dietro le quinte per proteggerci in caso di incendio, incidente o guasto?

Dalla ventilazione alle vie di fuga, dall’illuminazione all’assistenza in tempo reale, ogni dettaglio è progettato per ridurre i rischi e garantire che, anche in situazioni critiche, le persone possano mettersi in salvo. Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture stradali, coordina controlli e interventi per mantenere alto lo standard di protezione.

Emergenza: come si interviene

In caso di incidente, ogni secondo è prezioso. Le gallerie sono dotate di telecamere e sensori per rilevare anomalie, fumi o variazioni improvvise del traffico. Le centrali operative possono così allertare immediatamente Vigili del fuoco, Polizia stradale e soccorritori, attivando ventilazione, semafori di blocco e messaggi variabili per avvisare gli automobilisti.

Negli ultimi anni i piani di adeguamento hanno portato al rifacimento di impianti elettrici, all’installazione di sistemi antincendio più efficaci e alla sostituzione di vecchi ventilatori. Il tutto con un obiettivo chiaro: ridurre i rischi e garantire un attraversamento sicuro per milioni di utenti ogni anno.

Prevenzione e progettazione

Una galleria sicura nasce dalla progettazione. Il tracciato, la pendenza e la lunghezza sono studiati per garantire comfort di guida e ridurre i rischi. Già in fase di costruzione vengono previste opere per il drenaggio delle acque, rivestimenti resistenti al fuoco e sistemi per il monitoraggio continuo delle condizioni strutturali.

Ogni elemento è pensato per minimizzare le conseguenze di eventuali incidenti, con materiali e tecnologie che rallentano la propagazione di fumo e calore in caso di incendio.

Illuminazione e visibilità

Una corretta illuminazione è fondamentale per evitare abbagliamenti e garantire la visibilità all’interno della galleria. I sistemi moderni regolano automaticamente la luce in base alla luminosità esterna e alla presenza di veicoli, riducendo il rischio di errori di guida e migliorando i tempi di reazione in caso di ostacoli.

Segnaletica chiara, pitture riflettenti e indicatori luminosi delle vie di fuga completano il quadro, aiutando gli utenti a orientarsi anche in condizioni di scarsa visibilità.

Ventilazione e controllo del fumo

Il sistema di ventilazione è uno degli aspetti più delicati. Deve garantire un ricambio d’aria costante per mantenere bassi i livelli di inquinanti e, in caso di incendio, dirigere il fumo lontano dalle persone, mantenendo libere le vie di fuga.

Una sala di controllo gallerie - Foto www.ansfisa.gov.it
Una sala di controllo gallerie - Foto www.ansfisa.gov.it

Le soluzioni possono essere di tipo longitudinale, trasversale o semitrasversale, con ventilatori a getto o condotte che modulano i flussi d’aria a seconda della situazione.

Vie di fuga e spazi di emergenza

Una galleria sicura prevede uscite di emergenza a intervalli regolari, collegate a luoghi sicuri come cunicoli di collegamento o uscite all’aperto. Questi percorsi devono essere chiaramente segnalati, illuminati e facilmente accessibili.

Nelle gallerie più lunghe sono presenti piazzole di sosta o nicchie sos, attrezzate con estintori, telefoni di emergenza e telecamere di sorveglianza, così da consentire ai conducenti di fermarsi in sicurezza in caso di guasto.

Sistemi di rilevazione e gestione dell’emergenza

Le gallerie moderne sono dotate di sensori e telecamere per il monitoraggio in tempo reale, collegati a centrali operative in grado di attivare rapidamente i soccorsi. Rivelatori di fumo e calore, colonnine sos e impianti di spegnimento automatico permettono di ridurre drasticamente i tempi di intervento.

In caso di emergenza, pannelli a messaggio variabile e sistemi acustici informano gli automobilisti sulle azioni da intraprendere, come fermarsi, evacuare o proseguire verso un’uscita sicura.

Formazione e manutenzione

La sicurezza non dipende solo dalle opere e dagli impianti, ma anche dalla preparazione del personale. Squadre di intervento specializzate vengono addestrate per operare in ambienti complessi come le gallerie, dove la gestione del tempo e del coordinamento è cruciale. La manutenzione periodica, prevista per legge, comprende ispezioni strutturali, controlli sugli impianti e aggiornamento delle tecnologie. Solo così è possibile garantire che tutti i sistemi funzionino correttamente quando servono.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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