CronacaBassa

Sfratto per la donna che occupò una casa del Comune di Montichiari

Giulia Bonardi
La 53enne aveva occupato abusivamente un alloggio e le forze dell’ordine l’hanno allontanata. Il suo sfogo: «Sono invalida, ora sto da mio figlio ma tra pochi giorni non avrò una casa»
Il municipio di Montichiari
Il municipio di Montichiari
AA

La donna che verso la fine di settembre aveva occupato abusivamente un appartamento comunale di via Roma è stata sfrattata, come stabilito dalle autorità competenti: lo sfratto esecutivo dell’ufficiale giudiziario è avvenuto nella mattina di martedì 17 dicembre, con l’intervento della Polizia locale e dei Carabinieri.

La situazione

Stando a quanto appreso, in un primo momento la 53enne non voleva lasciare l’alloggio, poi, però, è uscita, liberandolo: «Ora sono ospitata da mio figlio, sempre a Montichiari, ma tra cinque giorni dovrò andarmene perché non posso rimanere qui. Non ho un altro posto dove stare, quindi sarò in strada», ci dice la donna, che sostiene di essere «invalida al 65%, con problemi di salute mentali e legati alla mobilità».

Per ripercorrere la vicenda, di cui si era occupato il nostro giornale, nel mese di settembre la donna aveva preso possesso abusivamente di uno degli appartamenti comunali, che in quel momento era vuoto, ma destinato, di diritto, ad altre persone, in base alle graduatorie sociali.

Era riuscita in ciò con uno stratagemma: dalle informazioni rese note, aveva chiamato il fabbro, raccontando di essere rimasta chiusa fuori casa e ottenendo da lui un cambio di serratura.

La reazione

Ecco, fatto. Il sindaco stesso, Marco Togni, aveva raccontato l’accaduto, riferendo di aver firmato la denuncia per l’occupazione abusiva dell’alloggio e di dover attendere i tempi di attuazione per lo sgombero dell’appartamento comunale occupato.

Ebbene, è appunto avvenuto: «Avevo chiesto aiuto al Comune segnalando che ero in affitto in una casa insalubre e con la pendenza di uno sfratto esecutivo, ma non mi sono state date soluzioni: per questo ho occupato la casa del Comune – ci dice la signora, che abbiamo contattato dopo lo sfratto –. La casa di prima ora non l’ho più, pare che non ci siano posti nei dormitori e, comunque, io a Brescia non ci voglio andare; vorrei rimanere a Montichiari, un lavoro non ce l’ho, sono invalida, con problemi fisici di mobilità e anche con problemi psicologici, e tra cinque giorni sarò fuori, in strada, perché per ora non ci sono altre soluzioni, a quanto pare».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.